venerdì 31 luglio 2009
Fai l'imprenditore così gestisci TU il tuo tempo
Quando ormai quasi vent'anni fa aprivo la mia azienda tutti mi dicevano che avrei sì lavorato forte ma che comunque 'con una cosa tua' si poteva gestire il proprio tempo, pendersi degli spazi appena possibile, fare le vacanze quando vuoi. Oltre a guadagnare soldi a profusione.
Eh, come no!!!
A parte tutto il resto che lascio senza commento perché sono un gentiluomo, come tutti travet di questo mondo mi ritrovo a partire domattina affrontando il giorno con il bollino rosso infuocato del traffico.
Domattina all'alba TRASUMANZA verso il mare con tutta la famiglia del Mulino Bianco schierata in alta uniforme.
Borse? Pronte!
Documenti? Pronti!
Soldi? Pochi!
Auto? Piena!
Squali? Pronti!
Genitori? Mica tanto
Ma per quei quattro gatti che leggono queste note un messaggio di grande conforto - visto che da parecchi giorni qualcuno non prende sonno per il dilemma -: il blog verrà regolarmente aggiornato, scritto, pensato e redatto. Difficile sarà trovare dei lettori, ma questo è un problema loro. Non sanno quello che si perdono.
Un augurio a tutti, belli e brutti, di buone vacanze, serene giornate e viaggi straordinari.
Il mondo è bello e aspetta solo voi!!!
Intanto io vado in Liguria...
giovedì 30 luglio 2009
Genitori al potere!!
Un mondo di genitori - ristretto s'intende - che scrive, pensa, condivide, mormora e urla le proprie ragioni di genitori, ma anche le proprie fatiche e le proprie sofferenze.
Un mondo fluttuante di uomini e donne che sono alla ricerca, più che altro, mi sembra, di comprensione e di confronto in una fase della propria vita in cui si riesce a malapena a dedicare a se stessi qualche minuto al giorno.
E' un bel mondo quello dei genitori. E' - a parte caccapisciavasinopannolinolocambituilbambino? - un'associazione virtuale perfettamente equilibrata a base di futuro, ambizioni, ottimismo e amore, quello vero.
E' un mondo che, anche un po' per dovere, deve credere in un futuro migliore, in un avvenire prossimo che abbia la capacità di sterilizzare il dolore e le sofferenze, e che accompagni la crescita dei propri figli con serenità e determinazione.
Tutti sono figli, ma non tutti sono necessariamente genitori. Anzi, da un po' sembra una 'professione' in ribasso.
Ma la vita, come a me, riserva sorprese, e come dice il titolo del blog 'non è mai troppo tardi'.
Lo diceva anche il maestro Manzi, che tanti 'figli' italiani ha accompagnato per interminabili pomeriggi sulla strada, dell'italietta degli anni cinquanta e sessanta, dell'alfabetismo e della cultura.
Genitori di tutto il mondo, unitevi, e sicuramente il pianeta sarà migliore.
mercoledì 29 luglio 2009
mia figlia, mia figlia, mia figlia...
BiBì era agitatissima, complice anche il caldo.
Si è svegliata:
- all'1,30 urlando e spegnendosi in pochi secondi
- alle 2,30 urlando e spegnendosi dopo pochi secondi e una proposta di biberon
- all 4,45 lamentandosi in modo inusuale (forse una zanzare bastarda che si aggirava)
- alle 6,00, in modo definitivo, con un urlo e un pianto ininterrotto per venti minuti.
Disperata, alla ricerca di sua madre, e avendo davanti solo suo padre. Uno strazio, per le orecchie e per il cuore.
Finalmente si è calmata, grazie a una tecnica consolidata:
- ennesimo dialogo imbecille tra i due caschi per la bici in dotazione (questo lo brevetto, funziona sempre, e lo rivendo alla Chicco)
- proiezione alle 6,45 - mortale, veramente mortale - del dvd fatto al nido con i bimbi cha mangiano, con i bimbi che travasano, con i bimbi che fanno la lezione di musica; ucciderebbe anche un rinoceronte affamato
- proiezione alle 7,15 del dvd della Pimpa, ormai consunto e che potrei recitare a memoria, versi compresi
- colazione alle 7,30 leggendo e disegnando sul libro della Pimpa di Pilù che se lo viene a sapere ci ritroviamo tutti in esilio in Iraq
- vestizione multipla, perché ormai bisogna anche sottostare ai suoi gusti, per ora incomprensibili
- uscita alle 8,15 con casco in testa - sempre quello azzullo - e bici del papà, cantando per tutto il tragitto a squarciagola 'Lassù sulle montagne, pem pem pem, lavorano i sette nani, pem pem, pem'
- arrivo al nido, bacio e notiziona, si stava preparando la piscina per, immagino, un casino infinito per tutta la mattinata
- poi al lavoro.
E stasera si ricomincia, yeahhhhhhhh!!!!
Bella la vita del padre consapevole, di sinistra, che non si tira indietro, che vuole essere presente e determinante nell'educazione democratica e progressista dei figli, con attenzione alle sue esigenze, aiutandoli ma senza forzarli, per un futuro migliore nostro familiare e di tutta la società mondiale, planetaria e oltre l'infinito cosmico.
Ma anche no.
martedì 28 luglio 2009
Fiuu fiiiuuuuu, cha bambola!!!
La moglie è all'estero - quello vero - per lavoro.
E io 'mi godo' in tutto e per tutto qualche giorno solo con BiBì.
Fantastico. Anche stamattina, al risveglio, mi ha cacciato un urlo che mi ha raddoppiato i capelli bianchi che già avanzano copiosi. Ha pianto per qualche minuto in modo disperato - ricordate Il monello di Chaplin, portato via sul camion dall'assistenza pubblica? ecco uguale - allungando le mani verso un'ipotetica immagine virtuale di sua madre.
Ma poi all'improvviso, come sempre, si spegne, mi guarda, io faccio un po' lo spiritoso e lei mi casca tra le braccia dicendo papàà! Una cura per il corpo e per l'anima.
Poi ci siamo vestiti - due volte perché tra una e l'altra ha pensato bene di farla in modo plateale e devastante -, abbiamo fatto colazione e ci siamo messi i sandaletti bianche appena acquistati, abbiamo scelto il casco per la bici - voio quello azzullo, papà - e siamo partiti verso il nido, temperatura media 30 gradi.
Siamo arrivati in ritardo, mi sono beccato pure l'occhiataccia della direttrice, ma ce l'abbiamo fatta.
BiBì si è tolta i sandaletti, è entrata nell'area a lei riservata, senza neanche girarsi, lasciandomi lì come un cretino, in crisi d'astinenza da baci e abbracci.
Mi giro per andarmene, deluso, e poco dopo sento picchiare contro il vetro e mi giro.
E me la vedo lì, spiaccicata dietro la porta, che urla papàààà. Torno indietro, riapro la porta e lei letteralmente mi casca tra le braccia e mi rilascia un bacio che neanche Grace Kelly in Caccia al ladro è riuscita a pensare.
Esco dall'asilo barcollando, pieno d'amore per una bambina che ogni giorno si avvicina sempre più a me, a piccoli passi, lentamente, ma inesorabilmente.
E' tutto il giorno che mentalmente dico 'mia figlia, mia figlia, mia figlia....'
E io finalmente sono felice.
lunedì 27 luglio 2009
Perdersi per ritrovarsi, senza smarrirsi
Che io non lo leggo, mai!, ma qualcuno mi ha sollecitato un parere.
L'amore è eterno? O meglio, chi riesce nel tempo, e con la stanchezza di tutti i giorni, a tener vivo l'amore nel tempo, quasi come nei primi giorni di innamoramento?
Sembra nessuno, almeno così i più credono.
Ogni giorno la fatica della vita, i bambini, le tasse e le zanzare, ti mettono a dura prova, ti impongono una competizione quotidiana in cui spesso soccombi senza neanche tentare una blanda difesa. A volte, invece, combatti. Fai un lungo respiro, affili gli occhi, tendi i muscoli, tenti anche di concentrarti e cerchi di lottare. A volte ci riesci e vinci pure.
Così 'solo' per sopravvivere, figurarsi per quanto riguarda amore, attrazione, seduzione, erotismo, sesso, convivenza.
Ho un amico, carissimo, che conosco da oltre trent'anni, che ogni volta che si fidanza, dopo un po', comincia a cedere, a cadere nell'oblio, nella routine. E regolarmente interrompe tutto, molla colpo, abbandona baracca e burattini e se ne va. Così, sempre.
E ogni volta mi dice: ma perché non può essere sempre come i primi sei mesi di un rapporto, tutto sesso e stelline negli occhi, tutto tenerezze e scopatone fino all'alba?
Notare che il signore ha passato i cinquanta, ha un divorzio alle spalle e un figlio ed è un dirigente d'azienda. Eppure in queste cose è rimasto un ragazzino, un liceale alla ricerca sì di sesso ma anche di una romantica storia di fronte a un tramonto sul mare su un'isola greca in un'estate interminabile.
Ma Alberoni questa volta, mi sembra azzeccarla. E' vero le coppie che rimangono in piedi, anche zoppicando, sono quelle che 'riscoprono continuamente la loro incolmabile diversità'. L'amore che dura 'è un continuo perdersi e un meraviglioso ritrovarsi nuovi'.
L'importante, in questo gioco pericoloso di luci e di ombre, è non smarrirsi definitivamente, come molto spesso accade.
Soluzione? Tenere duro, fino a quando se ne ha voglia.
E poi avere il coraggio di mollare tutto, ma proprio tutto, per salvare almeno se stesso.
domenica 26 luglio 2009
Addio Milano bella, o dolce terra mia...
Dovete/dobbiamo rassegnarci, ma Milano è ormai il fantasma, smagrito, di se stessa.
E chi non è più giovanissimo (ma non serve aver fatto la guerra!!) lo sa anche meglio.
Questa era una città solidale, appassionata, ricca di idee e iniziative. Questa città, lo dico ai più giovani, non era solo banche, società finanziarie che non producono nulla, immobiliaristi da strapazzo e parvenu dell'editoria dalla mano lesta. Milano era industrie d'avanguardia, editori di straordinaria cultura e talento, uomini di grande sensatezza politica e respiro culturale. Tutto quello che avveniva in Italia e in buona parte in Europa partiva da qui. E infatti tutti venivano qui, ben accetti, senza discriminazioni, senza differenze.
Negli anni '70 è stata la città al centro dei movimenti giovanili che hanno tanto intaccato una società bigotta e perbenista. Milano era la città del buon bere e del buon mangiare.
Poi arrivarono 'loro'. Prima a rubare, poi a creare un substrato sociale deleterio e demolitore. Poi, e oggi hanno vinto, hanno creato una 'cultura'. La cultura dell'arraffo, della cialtroneria, del 'I0 e nient'altro', della paura di tutto quello che non si capisce.
Una Milano gretta, invidiosa, ignorante, cattiva e perdente.
Sì perdente, perché a dispetto delle apparenze, oggi la capitale morale sta scavandosi la fossa, isolandosi, diventando ogni giorno più provinciale, perdendo tutti i treni e tutte le opportunità. E l'Expo, scusate, non servirà a niente.
Vi ricordate quella splendida canzone di Lucio Dalla? 'Milano vicino all'Europa...'.
Bene, oggi Milano è solo vicina a se stessa, chiusa nel suo lusso e, definitivamente, morta dentro.
venerdì 24 luglio 2009
je t'aime moi non plus
Ogni giorno, se uno avesse tempo e voglia, potrebbe costruire storie formidabili, racconti da favola.
Pilù, questa settimana in conclusione, ha frequentato il Campus sportivo. Una sorta di full immersion degli sport in cui viene a contatto di tennis, basket, calcio, nuoto, ginnastica, atletica... Manca solo il salto della quaglia e il parapendio e fa tutto.
Io ero preoccupato. Lo avevano accettato anche se il limite d'età era cinque anni. E infatti si è rivelato il più piccolo del gruppo (fino ai 14anni, divisi in sottogruppi a seconda dell'età, credo più di 100 bambini/ragazzi).
Ma ero preoccupato anche perché era la prima volta che si trova in una situazione totalmente sconosciuta, da solo, con la necessità di confrontarsi con bambini, adulti anonimi, lavarsi, cambiarsi, fare merenda quasi in totale autonomia.
Bene, sembra che l'esperienza abbia funzionato bene. Stasera c'è il saggio finale fatto di un mix tra ballo/intrattenimento e prove sportive.
Ma la cosa ha funzionato in particolare perché Pilù, sembra, si sia ufficialmente fidanzato. Non rivelo il nome della fidanzata per la legge della privacy, ma sembra che la pulzella, di anni 5 - quindi leggermente più anziana - sia bellissima (me lo hanno detto le allenatrici), o meglio la più bella di tutte (me lo ha detto Pilù) e sia, udite udite!, francese.
Me lo vedo Pilù sedotto dall'accento strascicato della bella parigina che gli chiede:
- Sciaò, je suis ..., e tu com te chiam?
E Pilù, completamente inebetito che le risponde facendole vedere l'ultimo gormita acquistato.
E lei, con fare deciso tipico delle donne, lo guarda con sufficienza, ma anche con amore, e alla fine lo prende per mano e lo porta al barettino del centro sportivo a comprare il gelato.
Che meraviglia. Quando ieri, a parte questo dialogo solo sognato, mi ha raccontato questa favola d'amore ero commosso e orgoglioso dei buoni gusti di mio figlio e dei suoi primi, decisi, passi tra le braccia del gentil sesso.
Ieri sera a casa, ha raccontato la stessa cosa a sua madre.
Aggiungendo che comunque è anche fidanzato con un suo compagno....
mercoledì 22 luglio 2009
When the music's over, turn out the lights
Fermarsi e osservare tutto quello che ti circonda e che non vedi e non hai visto, tanta è la velocità e la convulsione con cui vivi.
E allora ti accorgeresti di quanto amore hai perso, di quanta amicizia hai smarrito, di quanto affetto ti è sfuggito.
Fermarsi. Bella parola; bell'idea soprattutto!
Ma chi riesce a farlo? Chi ha questo lusso oggi?
Il vero ricco è quello che riesce a disporre del proprio tempo. Ma ancora più ricco è chi riesce a vendere tempo a chi non ce l'ha. Tempo e mente libera.
Merci rare, merci rarissime, anzi introvabili.
Altro che superenalotto...
Sono stanco, molto. Di tutto e di tutti.
Anche di questo blog.
martedì 21 luglio 2009
How many stronzate!!!
lunedì 20 luglio 2009
Scuola guida
giovedì 16 luglio 2009
Vedi 'o mare quanto è bello....
mercoledì 15 luglio 2009
Cose orribili
Glielo dico io o glielo dite voi?
martedì 14 luglio 2009
lunedì 13 luglio 2009
Anche se non sembra, la politica è una cosa seria
domenica 12 luglio 2009
Dove ho messo i calzoni corti e il farfallino?
Io ne esco pazzo, se ne esco
venerdì 10 luglio 2009
Un posto in prima fila
- Aioaaaa, Aioaaaa, atte ponto!!!
Così urlava a squarciagola l'altro giorno BiBì, per la prima volta, dalla cucina, chiamando suo fratello alla colazione.
Fa impressione assistere, giorno dopo giorno, a come i figli crescono, imparano, avanzano inesorabili verso la vita, senza che niente e nessuno li possa fermare.
Un giorno si versano l'acqua addosso appena avvicinano un bicchiere alla bocca, e il giorno dopo bevono senza lasciarne una goccia. Una settimana camminano barcollando, e l'altra corrono spediti.
E' bello essere padri, proprio per questo. Perché ogni giorno è come se tu fossi al cinema, come se assistessi a una rappresentazione quotidiana, nuova tutti i giorni. Una proiezione tutta per te, esclusiva, in cui hai sì una parte importante, ma che si svolgerebbe comunque.
I figli crescono, eccome, caro e vecchio padre. Cerca di esserci, con tutti i se e tutti i ma.
Senza dimenticarti di te stesso, però.
giovedì 9 luglio 2009
Qualcuno mi svegliiiii!
mercoledì 8 luglio 2009
Ciak, si gira!
martedì 7 luglio 2009
lunedì 6 luglio 2009
Sotto felloni!
domenica 5 luglio 2009
Fiorentino del '400
venerdì 3 luglio 2009
Dove hai messo le chiavi della cantina?
giovedì 2 luglio 2009
Odiamoci con affetto e affettiamoci con odio
Menabò
mercoledì 1 luglio 2009
Solo e ben accompagnato
Il vento, il cappello, l'uomo
Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...
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Succede anche a me, sempre più spesso. Non so se funziona da antidepressivo, ma qualcosa fa. Non per il calcio naturalmente: appena divento...
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Quel che sarà sarà...oggi non ho voglia di tristezze. Milano si svuota, intanto, lentamente, e decisamente non come negli anni passati. I...
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...era gobba pure quella, era gobba pure quella...la famiglia dei Gobbon!!! Questo è un pezzo di una canzone - di origine imprecisata - ch...