venerdì 2 ottobre 2009

Viaggio di sola andata

Succede anche a me, sempre più spesso. Non so se funziona da antidepressivo, ma qualcosa fa.
Non per il calcio naturalmente: appena divento re lo abrogo con decreto imperiale e con effetto immediato. Ma per altro.
E' pura difesa. Difesa da un presente spaventoso, stomachevole, ai confini della realtà.
Anch'io, appena posso mi rifugio in libri, immagini, musica e ricordi che mi riportano non tanto alla giovinezza - non è nostalgia, o almeno non esclusivamente - ma a un paese e un mondo in cui, è vero!, c'era la guerra fredda, i Cruise e gli SS20 che si fronteggiavano, la Dc con Fanfani e il paventato golpe Borghese con i rumori di sciabole, ma erano momenti in cui il paese, appena poteva, scendeva in piazza compatto a bloccare qualsiasi schifezza, in cui il dibattito politico non era fatto di insulti e di porcate, in cui il parlamento non era fatto di avvocati, in cui le escort si chiamavano battone....
E sempre più spesso mi vedo aggirare tra filmati 'd'epoca', seguire libri che ci raccontano il recente passato, frugare in YouTube per ritrovare atmosfere e immagini omai morte e sepolte, ascoltare musica meravigliosamente datata.
Mi sento sempre di più il gatto che animava il 'Valzer triste' di Sibelius nell' 'Allegro ma non troppo', la risposta italiana di Bruno Bozzetto al sontuoso 'Fantasia' del grande Walt Disney.

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