lunedì 20 aprile 2015

Bello il padre, bella la madre, bella la figlia della sorella...

...era gobba pure quella, era gobba pure quella...la famiglia dei Gobbon!!!

Questo è un pezzo di una canzone - di origine imprecisata - che cantavamo spesso da piccoli. Non so perché, ma circolava spesso.
Ecco cosa mi ha fatto venire in mente il post di questa signora imprecisata, comparso sull'Huff, e che ha fatto scatenare furie fotoniche che potrebbero spostare l'asse terrestre dentro di me.
Una serie infinita, reiterata, continua, ossessionante di str..., ehm, stupidate sulle quali ho qualche cosa da dire in senso definitivo.
Le donne che vivono per i propri uomini non le ho mai sopportate.
Le donne che vivono per i figli ancora meno.
Le donne che fanno classifiche degli affetti e delle dedizioni hanno solo problemi di collocazione al mondo, non hanno nulla oltre quello che è la loro sfera degli affetti.
Le donne che insistono ad avere come riferimento il proprio uomo o compagno (o marito) non solo non dànno nulla al mondo, ma sono la sciagura stessa del cosiddetto matrimonio, o meglio della famiglia in senso classico e non.
Ci sono ancora in circolazione persone - donne in questo caso - che confinano la loro vita nel cerchio (magico o malefico?) disegnato dal proprio compagno, senza il coraggio, o la voglia di uscirne.
E forse ci sono ancora in circolazione - uomini in questo caso - che accolgono come vittoria finale del loro pensiero assoluto donne che vedono i loro compagni unici fari nel mare in tempesta.
Ma soprattutto c'è ancora in circolazione - uomini, donne o alieni che dir si voglia - che amano, vivono e si organizzano la vita stilando classifiche e priorità per ogni millimetro della propria vita.
Il miglior film della storia?
La migliore canzone?
L'affetto più importante?
Il figlio più amato?
Mah, tristezza somma.
Spesso le donne non sanno proprio costruirsi la propria vita, rinunciando a se stesse e sparendo dietro a qualcun'altro.
E tralascio le considerazioni 'paracule' della signora del post, che necessiterebbero di qualche osservazioni ad hoc.
È un periodo che le delusioni verso il genere umano superano le peggiori previsioni...
Chissà cosa pensa il genere umano di me, ma questo è un problema tutto suo, si faccia un blog!!!

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