giovedì 22 agosto 2024

Francia 2024/secondo

 Eh sì, c'è una seconda parte.

Perché dopo i sette giorni al mare, ci sono stati quattro giorni invece - per il mio massimo gradimento - di tour in Provenza.
E in particolare ad Arles, terra di Van Gogh e stradine strette.
Un tuffo nel passato, ormai neanche tanto recente, un salto temporale che, in particolare quest'anno, ha portato tristezza e malinconia.
L'ultima volta che ho visitato Arles ero nel pieno della mia avventura imprenditoriale, dopo un cambio repentino e dirompente della mia vita sentimentale, senza ancora figli e con chi mi ha accompagnato nel lavoro ancora presente.

Sono andato ad Arles con l'obiettivo, tra l'altro, di rivedere una piazza e un albergo - bellissimo, una vecchia casa del '700/'800, con camere romantiche, balconcini, piccoli giardini, e una corte centrale dove si consumava la prima colazione...- che ricordavo con particolare nostalgia.
La piazza forse l'ho trovata, anche se le atmosfere del tempo e le luci non erano le stesse. Solo io ero lo stesso ma vedevo sicuramente tutto con occhi diversi.
L'albergo, di cui non ricordavo il nome, non sapevo dove fosse, ricordavo vagamente l'entrata. Ma tutto era veramente confuso, lontano, irraggiungibile.
Ho passato i due giorni in cui mi sono fermato nella cittadina guardandomi intorno, allungando il collo, per cogliere un segnale, per trovare un indizio.
Niente.

Ero rassegnato.
Ma ecco che il destino, o la fortuna, vallo a sapere!, ci mette lo zampino.
Improvvisamente, scendendo verso il Rodano, alzo gli occhi e mi trovo davanti all'entrata dell'albergo.
Un tuffo al cuore, un miscuglio di emozioni, di strane sensazioni, di ansia e di felicità.
E così scatto la foto che allego.

E proprio come ai tempi, mi ritrovo a sostare davanti all'entrata, con M. che si accende una delle sue sigarette e che si guarda intorno con quello sguardo misto tra l'assente e l'entusiasta.
Pronta per dare l'assalto alle strade le paese, curiosa come poche e attenta, come sempre, agli altri e ai loro voleri.
Ora lei non c'è più, e il mondo è sicuramente meno bello e meno buono.

Era quasi vent'anni fa... 


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