mercoledì 15 aprile 2015

Duel

Si dirà 'è normale, cosa ti aspetti'?
È normale un corno, almeno per la mia esperienza.

Sto parlando dei mie due figli che da qualche settimana a questa parte si 'pestano' verbalmente con una costanza e un'applicazione veramente encomiabile.
È un continuo rincorrersi, rimbeccarsi, rimostrare, sottolineare, contestare, contrastare, contrariare (e poi prendetevi lo Zanichelli e trovate altri sinonimi...) su tutto, per tutto e sempre, in ogni momento.
Orami la vita in casa, a parte quando dormono o leggono, è diventata un inferno per i poveri genitori ormai in debito d'ossigeno.

- Andrea, smettila di parlare/leggere/respirare/dormire/mangiare/dire/fare/baciare/lettera/testamento, ripete ossessivamente Bianca.
- Bianca smettila, lasciami perdere, sei ossessiva!, risponde l'erede al trono.
In effetti, a voler vedere le cose dall'alto, chi sta manifestando nervosismo e irritazione facile e automatica, è la signorina dai capelli rossi.
Un crescente nervosismo che sta provocando malumore e preoccupazione in tutti.
In particolare da parte di suo madre che si vede rispondere maleducatamente ogni volta, oppure si vede saltare al collo alla minima controversia.
Non è bellissimo da vedere, soprattutto da sentire.
Io che amo il silenzio delle valli montane , di notte e d'inverno, comincio a essere un po' irritato.
Quando la ragazza pel di carota supera il limite allora intervengo io, facendo la parte del cattivo papà che censura.
Ma in effetti - e la cosa non mi fa piacere per nulla - quando io intervengo, quando dopo inutili schermaglie verbali, alzo la voce e dico di piantarla, beh almeno per un po' tutto tace.
Ma ripeto, la cosa non mi piace e non credo sia autorevolezza conquistata. Forse sono solo più convincente nei toni.
Ricordo ancora mia madre, quando ne combinavo una, che mi minacciava che avrebbe riferito tutto al papà che quindi diventava uno spauracchio per nulla edificante.
Io non voglio diventare un censore, una santa inquisizione vivente, un giudice del bene e del male.
Anche perché non saprei bene da che parte stare...
Comunque non vorrei che queste continue schermaglie fossero il segnale - un po' in anticipo! - della necessità di fornire ai due principi una stanza ciascuno, garantendo privacy totale ai due e lasciando la possibilità ai genitori di vivere un po' più tranquillamente.
Anche perché cambiare casa ora - per una più grande - non se ne parla, e forse non se ne parlerà mai.


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