martedì 7 luglio 2009































Uno può affrontare tutto, ma proprio tutto, ma la furia della natura no.
Stamattina, prevista la partenza per Verona, in treno.
Il delirio, se non sbaglio comincia verso le cinque della mattina, tra tuoni, fulmini e saette.
Vero le sette sembra acquietarsi.
Ma poco dopo riprende la furia degli elementi.
Mezz'ora per trovare un taxi, zuppo per uscire dal portone, un'ora per arrivare in stazione, trafelato, bagnato e infuriato.
Il treno è naturalmente in ritardo, la stazione sembra la Cozzi, un casino infernale. Cerco di chiamare i colleghi con cui ho appuntamento e..., e..., mi accorgo di aver dimenticato il cellulare sul sedile del taxi.
Trovo la ricevuta, c'è il numero del taxi e il numero di telefono della compagnia. Vado alla ricerca dei un telefono fisso per chiamare subito. Tutti fuori servizio, credo causa tzunami.
Attendo con ansia i miei colleghi che mi permettono poi di chiamare e risolvere per fortuna il problema.
Comunque una giornata senza cellulare, con tutto quel che ne comporta.
Arrivo a Verona mezz'ora dopo, sotto un diluvio spaventoso. Le strade sono fiumi, la gente si aggira come in un nirvana, mi sembra di vedere una ronda leghista a bordo di un motoscafo che cerca di annegare un extracomunitario con un remo...
Arrivo dal cliente. Riunione veramente di m...., con esito finale ancora da chiarire.
Rientro in stazione, tutto allagato, non si riesce a fare il cambio di prenotazione, visto che siamo in anticipo: il terminale non funziona.
Aspettiamo il treno che ha oltre mezz'ora di ritardo. E finalmente arriviamo a Milano, sotto un sole cocente e una tasso di umidità stile Bombay.
Ora sono in ufficio, con il mio condizionatore.
Mi sono chiuso dentro a chiave e impugno nella mano destra la 'simitarra' di ieri e urlo, al vento, 'Andate via, andate via!!!!'.
Mi sembra che qualcuno, là fuori, avanzi l'ipotesi di chiamare la Neuro....
Stasera vado a casa (tra l'altro c'è pure il concerto degli U2 a San Siro, spero di farcela...), e mi rivedo 'Un giorno di ordinaria follia', così, per un ripasso veloce.

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