giovedì 30 giugno 2016

Momenti topici

Tutto è sospeso, tutto trema un po', tutto sembra essere precario.
Bene, si va avanti lo stesso, anzi con maggiore determinazione.
L'età aiuta, eccome, la fortuna dà una mano e l'affetto degli altri a te vicini è una forza propulsiva straordinaria.
Ma uno si domanderà: ma di cosa sta parlando?

Il mio libro è in mano a un editor da da qualche giorno, una persona vicina che fa questo di mestiere ma che in questo caso 'butta 'un occhio' e, grazie alla sua esperienza professionale e alla sua capacità di valutazione, dice con grande trasparenza se tutto quello che ho fatico a comporre sta in piedi o è solo un pateracchio di righe tenute insieme con lo scotch.
Fine.

Rimango in attesa quindi, proprio come un imputato in attesa che la giuria esca dalla sala e rigetti, in tutti i sensi, il suo giudizio.
Io sono estremamente severo con me stesso. Qualcuno recentemente in una discussione accesa e molto violenta mi ha detto che mi auto assolvo (da chissà quali colpe). Ma è una persona che non mi conosce o che non ha saputo conoscermi, arrivando a appellarmi in questo modo. Affari suoi, non sa cosa si è perso.
Sono molto autocritico, quasi fino all'auto censura, fino all'immobilismo se non mi ritengo all'altezza.
La modestia, soprattutto verso se stessi, non credo affatto sia un pregio , anzi. In un mondo come questo, dove vince chi urla di più, chi la fa fuori dal vaso sempre più lontano, chi fa il gradasso da mane a sera, la modestia è solo un freno straordinario.
Ma va bene lo stesso. Qualsiasi risultato raggiunto, qualsiasi successo inanellato sono ancora più gustosi.
Quindi il libro.
Non credo, e non per scaramanzia, che avrà un gran seguito, perché l'opera è la prima, la storia non è così accattivante e spendibile, e forse lo stile non è tra i più sciolti. Ma io ci spero.
E se non andrà ci riproverò, con una stile, con altro impegno e con un'altra storia.
Chi vivrà vedrà.

martedì 28 giugno 2016

La pagella

Ieri atto conclusivo dell'anno scolastico.
Abbiamo ritirato la pagella anche di Bianca, finalmente!, visto che le scuole sono finite da quasi un mese.
Grandioso risultato in cui l'unica materia dove brilla un nove al posto del dieci è arte. Chissà cosa ha combinato per non avere il dieci come in tutte le altre materie, ma sicuramente ha tutta la comprensione di suo padre, da sempre incapace di tirare una riga una in qualsiasi direzione.
Gli elogi della sua maestra sono sempre più o meno gli stessi: grande creatività, grande passione, grande attenzione, grande personalità.
Quest'ultima seguita da 'un grande carattere', che tradotto in italiano significa che spesso manifesta senza ombre e censure la sua contrarietà. E non in modo particolarmente diplomatico.
E si sa, altroché se si sa.
- Bianca è perfettamente inserita nella sua comunità, aggiunge la sua maestra, - anche se a volte, come se fosse stufa di tutti, si mette da parte, tira fuori il suo libro e si mette a leggere, alla faccia di tutti.
Io sono sempre più orgoglioso di questa piccola donna, dal carattere impossibile, dalla determinazione non comune e dalla forza di un leone.
Poi mi preoccupo e mi faccio mille film.
Ma Bianca è una forza della natura e sono certo che avrà successo nella vita.
Sicuramente più di suo papà.

venerdì 24 giugno 2016

Poveri british

Questa follia inglese, figlia di presunzione e di ignoranza atavica, automaticamente mette ansia anche 'familiare'. 
Mio nipote, ormai professore universitario che inizia il suo lavoro tra pochi giorni, sicuramente vede lo scenario di fronte a sé cambiare in modo repentino. Forse senza alcun problema a breve, ma certamente alla lunga tutto diventerà più difficile. 
Poi questa scelta scellerata provocherà grande instabilità nel mondo portando crisi economica e, peggio, conflitti politici e di confine. 
Oltre al fatto che la moribonda Ue vedrà pericolosamente spostare l'asse verso est, dovendo mediare ancora di più verso governi pessimi e semi-fascisti. 
Poveri inglesi, isolani e isolati. 
Sono certo che il costo maggiore lo pagheranno loro. 

lunedì 20 giugno 2016

Non spingete!

Torno all'editor, all'editore, al mio 'libro', alla voglia di mettersi sotto la lente di ingrandimento, al desiderio - per me straordinario - di mettersi in gioco, anche al costo finale di buttare tutto alle ortiche.
Dopo tutta la fatica fatta, e la gioia s'intende, per arrivare all'ultima riga di una storia articolata, con numerosi protagonisti, con molte vicende che si intrecciano e che alla fine confluiscono in un'unica conclusione, desidero con tutto il cuore che qualcuno di autorevole dica la sua e che mi conforti su quello che ho fatto oppure che dica subito la parola fine.
E qualche novità, in questi ultimi giorni, sembra arrivare.
Sembra che ci sia una persona, presentata da altri, che lavora naturalmente nel mondo editoriale, disposta a leggere le mie fatiche narrative per offrire un parere professionale.
Non vedo l'ora.
Mi sento come un bambino che ha fatto il disegno al proprio papà e che deve consegnarglielo alla sua festa. Solo che in quel caso, il risultato era assicurato, l'apprezzamento era automatico nonché sincero, anche se il disegno era un vero e proprio sgorbio.
Sarà quel che sarà. Come mi dico sempre, anche se 'l'opera' sarà stroncata su tutti i fronti, mi sarò comunque divertito e la prenderò con filosofia.
Anche se mento sapendo di mentire...

Comunque, scherzi a parte, l'aspetto positivo è aver scritto una storia, praticamente di notte - l'unico momento in cui non ho nessuno intorno - momento della giornata, la notte, che si sta rivelando, per me, prolifico sia dal punto di vista creativo sia da quello produttivo.
Chi vivrà vedrà.

martedì 14 giugno 2016

Prima pagella delle medie? Fatto!

Ieri, primo dei due atti conclusivi dell'anno scolastico 2015/2016.
Consegna della pagella di Andrea, la prima del ciclo delle medie.
Bellissima, come Andrea ci ha abituati da quando frequenta la scuola.
Siamo stati accolti da tre professori che hanno subito cercato di farci uscire, 'perché la pagella parla da sola, perché con quei voti lì non c'è nulla da dire'.
Ok, va bene, ma dire qualcosa no?
In fondo quando va tutto bene piace anche sentirselo dire, motivare, raccontare. O bisogna stare lì solo a sentire quando le cose non funzionano, incamerando palate di palta e alimentando solo i sensi di colpa?
Comunque tutto be, meglio così.
Come anche alle elementari - sempre meno, per la verità, il ragazzo ha troppa passione ed entusiasmo e quindi spesso tracima e sovrasta gli altri. E questo non va bene.
Sembra però che la cosa sia ormai sotto controllo e che si sappia sempre di più autocontrollare.
La notizia vera e sensazionale, è il passaggio da sette a otto in ginnastica, vera e propria conquista che Andrea si era prefissato, sentendosi troppo imbranato.
L'erede è tosto, altro che, anche se magrino, alto e con quell'aria da intellettuale.
Sono troppo felice.

giovedì 9 giugno 2016

L'editor, questo sconosciuto

Dall'ultima volta che sono capitato su questo blog, sono successe tante cose, quelle cose che la vita di ognuno riserva. Ma anche alcune insolite.

Andrea ha terminato ieri la sua prima media, riscuotendo successi sia in termini di rendimento scolastico (la pagella le vedremo tra una decina di giorni) sia di relazione con i suoi compagni. Anche con quelli più ostici, e diciamocelo, più stronzi.
L'anno si concluso anche con il saggio di musica in cui le prime erano raggruppate in palestra per uno spettacolo corale fatto di chitarre, tastiere e flauti dolci.
Andrea ha scelta all'inizio dell'anno di imparare la chitarra (per fortuna, i flauti dolci non si possono sentire, belle le tastiere) e quindi ha suonato con tutto il gruppo di chitarristi i pezzi e gli accompagnamenti decisi.
Ma alla fine lo spettacolo ha riservato una sorpresa.
Lui, da solo e la sua chitarra, davanti a tutti i suoi compagni, e soprattutto davanti a tutti i genitori di tutti gli studenti (saranno state almeno 100 persone) si è esibito cantando Nowhere man, formidabile canzone dei Beatles scritta da John Lennon. Straordinario il coraggio, ottima l'interpretazione che è stata corredata da una sorta di cabaret, per nulla pensato!, tra lui e il suo professore, facendo sbellicare tutti dalle risate. Alla fine grandissimo  e trionfale applauso e un vero successo dell'ultimo dei Beatles, corredato da un inchino di ringraziamento veramente regale. Io non avrei osato neppure per la metà.

Bianca ha finito il suo terzo anno alle elementari, con crescenti successi scolastici e con un saggio finale che l'ha vista senza ogni dubbio la protagonista per impegno e capacità recitativa. Rivedendo i video dello spettacolo la si vede al centro di ogni azione e canto grazie a una entusiastica partecipazione e a una sorte innata di leader sul palco. Incredibile.
Credo che sia il momento di capitalizzare questo entusiasmo e di canalizzare questa voglia di recitare.
Vedremo al ritorno delle vacanze estive.

Ultima cosa, una volta tanto, c'è qualcosa su di me che voglio raccontare.
Ho scritto un libro, almeno così mi è parso.
Dopo numerosi tentativi abortiti per mancanza di idee, mancanza di voglia e mancanza di capacità, una storia sono riuscito a pensarla, crearla nella mia testa, assemblarla, renderla possibile e quindi scriverla. Un romanzo, o comunque un lungo racconto, fatto di amore, nostalgia, incontri, passato che ritorna e scenari sublimi.
E quindi? Quindi, per ora, punto e fine.
Ora devo cercare qualcuno che la legga, e che lo valuti. Magari è la nuova Divina Commedia de noantri (dubito...), magari non sta talmente in piedi da far accapponare la pelle, magari non ha proprio dignità di esistere.
Non so cosa pensare, veramente. A me piace molto, proprio perché l'ho pensata e scritta come volevo. E a me, quando rileggo le cose che scrivo, piacciono tantissimo. Ma ogni scaraffone è bello a mamma sua, si sa.
Ora devo trovare un editor o un'agenzia letteraria che abbiano voglia di leggere la mia storia, o un qualsiasi editore che metta un po' del suo tempo a disposizione, generando un parere autorevole e soprattutto accreditato. Quello dei libri è un mondo editoriale che non conosco, e quindi non so veramente come muovermi.
Magari qualcuno si farà avanti, dopo gli opportuni segnali che cerco di distribuire in rete oltre che nel mondo reale.
Alla copia numero 1milione venduta avverto tutti.



Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...