mercoledì 27 agosto 2014

Tanti auguri Bianca!!

Ciao Bianca,
oggi arrivi alla veneranda età di sette anni, mica paglia!
È strano, ma non riesco a pensare alla mia vita senza la tua presenza.
Quando sei arrivata, veloce e prorompente anche nel parto, tutto si è sconvolto.
Saranno stati i tuoi capelli rossi, sarà stata la tua intolleranza alimentare che ha reso molto difficile la vita in particolare a tua madre per i primi due anni, sarà stato che due figli non sono il doppio di uno ma ben di più, ma il sottile equilibrio che avevamo raggiunto dopo la nascita di Andrea è stato completamente sovvertito dalla tua furia Rossa che ha conquistato, giorno dopo giorno, il suo spazio.
Hai urlato per due anni, hai spaccato i timpani (e non solo quelli...), hai esatto attenzione e dedizione, hai 'spinto' tuo fratello nel suo spazio.
Non sei una bambina facile, amore mio.
Sei nata nello stesso giorno di mia zia Elena, la sorella di tua nonna (che entrambe non hai mai conosciuto - maledizione!) e in famiglia sappiamo tutti che caratterino avesse.
Bianca in parete
Io, ogni tanto per scherzare, penso sommessamente che sei la sua reincarnazione, perché era una donna volitiva, estemporanea, dalla personalità imprevedibile e dalla furia immediata.
Tu sei 'uguale', il tutto condito da quello che ti ho trasmesso io, che non sono un esempio di pacatezza.

Ma sembra tutto un problema, e invece non lo è.
Tu sei forte, determinata, splendidamente decisa, con la voglia di fare che ho visto in pochi bambini.
Ma sei meravigliosamente affettuosa, con la capacità di sciogliere anche le persone più dure.
Io nei tuoi abbracci strettissimi fino a soffocare, mi perdo, credimi, completamente.
Hai reso la mia vita felice, mi hai reso migliore, mi hai fatto capire cosa conta di più nella vita di ognuno.
Oggi sentendoti al telefono per gli auguri di rito mi si è aperto il cuore.

Venerdì ti raggiungo e conto i minuti.
Oggi è il tuo giorno e io sono con te.
Tanti auguri ancora.

Un bacio infinito.
Papà, Papi, Papone e Papino (scegli tu).

Ps. Ora che sai contare bene, prova a farlo ogni volta che ti assale la furia che ti contraddistingue. Ne guadagni in salute, credimi.

giovedì 21 agosto 2014

E io lavo!!!

Ogni giorno si impara qualcosa, questo è certo.
E quello che non impari tu, direttamente dalla tua esperienza di vita, te lo racconta qualcuno molto più intelligente di te e che viene pagato per rendere l'umanità più sensibile, consapevole e intellettualmente inattaccabile.

Questa è la nuova verità che ci viene proposta dalla terra degli alci e dei salmoni.
Quindi, cari papà che non pensate ad altro che bere birra, mettersi in mutande canottiera davanti alla partita e addormentarvi a bocca aperta tutte le sere davanti alla vostra famiglia esterrefatta, se volete che vostra figlia abbia un futuro roseo e di successo dovete incominciare a sparecchiare, lavare i piatti, tirare di straccio il sabato mattina, caricare lavastoviglie e lavatrice e se serve - come serve quando si hanno bambini - anche saper fare il bucato a mano in acqua calda e detersivo per le macchie più difficili.
Se non si fa così si corre il rischio che la l'infante di stampo femmineo si adatti a una svolta professionale mediocre, o peggio ancora - aggiungo io - che punti al matrimonio, sforni figli e si faccia la permanente (esiste ancora?) ogni fine settimana.

Ecco.
Io credo che ognuno nella propria famiglia abbia un proprio ruolo, sia professionale sia culturale, e che soprattutto nei confronti dei figli i punti di riferimento siano due, ben distinti: padre e madre.
I maschi e le femmine non sono uguali, infatti hanno sessi differenti e si chiamano con diversi.
Le sensibilità sono diverse, gli approcci anche. Ma questo non è il problema.
Il problema sono i ruoli sociali che vengono assegnati, le gabbie culturali in cui si cresce, i deliri delle consuetudini.

Le donne - lo dico sempre, tutti mi sono testimoni - sono ormai lanciate verso la conquista del mondo, e hanno di fronte a loro un futuro di potere, conquiste e successi.
Non so se sia un bene assoluto, ma questa è la dura realtà a cui noi maschietti non possiamo fare altro che adeguarci.

Ma tutto questo non credo che sia perché a un certo punto i padri di figlie femmine improvvisamente hanno cominciato a lustrare le scarpe e raccogliere i pannolini caccolosi dei propri figli.
A volte il mondo mi sconcerta, per le sue banalità e per il tempo perso a raccontare inutili ore di di presunti studi sociologici.

Comunque, lo studio canadese mi ha fatto riflettere e ho raggiunto una conclusione.
Da oggi niente più lavori in casa, ritorniamo ai bei ruoli distinti e originari dove la madre allatta e cresce i figli e il padre maschio vero e virile torna ogni sera con il cervo cacciato sulle spalle.
Infatti se persisto nel mio ruolo di padre consapevole, partecipativo, democratico e antifascista, Bianca mi sbatte fuori di casa tirandomi sulla gobba tutti i piatti che ho lavato in questi anni.

mercoledì 20 agosto 2014

È tempo della moda

E che volete che vi dica?
Che mi mancano i miei figli dopo soli quattro giorni di triste separazione?
Sì, ve lo dico, e ognuno la pensi come vuole.
Le vacanze quest'anno - sebbene tanto intristite dalle brutte notizie di luglio - sono state molto serene.
Con i ragazzi ormai tutto è molto più semplice e loro ormai, entrambi!, sono molto più autonomi e quindi molto più facili da gestire.
Mi sono divertito molto con loro e tutta la famiglia è stata, credo, in armonia e tranquillità.

Ora si avvicina una delle scadenze più importanti di ogni anno.
La principessa dai capelli rossi, a metà settimana prossima, batte il settimo ritocco, e i preparativi stanno cominciando a fervere.
Festeggiamo in montagna, dove sono tutti ora, e visto che io li raggiungo nel weekend.
E dato che i molti bambini che affollano il condominio sono ancora presenti prima di cominciare a rientrare nella grande Milano, la scelta è stata obbligata.
A Milano ci sarà il secondo round con gli amici, e il terzo con la famiglia.

Festona, mi dicono dalla montagna.
Nel giardino condominiale, con 'ricevimento' accluso - bibite e focaccine e torta! -, e probabilmente fornitura a tutti di ombrelli vista l'aria che tira.
La ragazza è eccitata dall'inizio del mese.
- Papi, oggi mancano 20 giorni al mio compleanno, dice un giorno
- Papi, oggi mancano 19 giorni al compleanno, il giorno dopo.
E così via quasi tutti i giorni che la madonna manda in terra, come fosse il conto alla rovescia dell'Apollo 13.

Se la tira, perché va in seconda, perché compie gli anni, perché i suoi capelli rossi ormai lunghi la fanno sentire più grande, perché le gambe si distendono e lei lo sa.

L'altro giorno mi si avvicina, sculettando, con una mano vezzosa su un fianco e l'altra che sventolava l'aria, canticchiando a ritmo:
- Moda, moda, è l'ora della moda, moda, moda, è l'ora della moda...
Sembrava Claudia Schiffer ai suoi tempi migliori, ma mooooolto più bella.
Io esterrefatto ho estratto il telefono e le ho fatto un video per lasciare ai posteri una testimonianza su cosa ho dovuto 'subire' in questi anni.
Bellissima, credetemi sulla parola.
Una bambina bellissima, e non c'è da meravigliarsi, essendo mia figlia...

lunedì 18 agosto 2014

Post di post ferie

La famiglia è in vacanza nella magione montana.
Io mi ritrovo nella frescura cittadina alle prese con la città per nulla vuota - anche se decisamente tranquilla - che ti permette di rientrare in modo soft e quasi controllato.
Insomma, le solite cose di ogni anno.
Alle prese con la spesa che è da fare, con i soliti triti e ritriti saluti del post ferie, con la solitudine in una casa vuota, con il silenzio.
E poi le notizie sempre più ormai vicine alla fantascienza e ai film dell'horror, ma quello più spinto e che un tempo si riteneva fantastico.
Il mondo si accapiglia per professione, tutti hanno da ridire su qualcosa, e chi non ha la faccia - e le palle - per dirlo realmente, si nasconde dietro ai cosiddetti social media per insultare e sputare veleno protetti dall'anonimato.

Insomma una feccia, una schifezza, una tradizionale nausea.

I miei bambini per fortuna crescono - il mare li ha allungati ancora un po' - diventano sempre più belli e sempre più, almeno Andrea, adolescenti, con tutto quello che ne consegue.
Ormai il conflitto tra lui e sua madre è quasi violento, verbalmente costante e pure maleducato.
Io forse sono più permissivo nella vita di tutti i giorni fino al momento in cui chiudo la porta e allora non si passa più.
La mamma invece è puntuale su tutto, giustamente, e non ne fa passare neanche una, a volte esasperando.
E lui si picca.
Sbuffi, occhi al cielo, rispostacce, spalle che si alzano e si abbassano.
Non va bene, sia per lui sia per lei.
Mentre Bianca - con quei capelli sempre più lucenti e purpurei ormai sulle spalle è sempre più 'donna' - ha sempre il suo carattere perentorio e intransigente, ma sembra avanzare verso una maggiore consapevolezza di sé e una migliore capacità di stare nel mondo.

A fine settimana mi riunirò al loro e non ne vedo l'ora.


Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...