martedì 15 dicembre 2020

Un paese inadeguato

Eccoci.
Dopo mesi di isolamento, dopo settimane di sconvolgenti notizie, dopo palpiti cardiaci per le preoccupazioni, dopo momenti di sconforto perché sembrava caderci addosso il mondo (o il cielo, come dice Asterix), dopo la seconda ondata che precede la terza che sicuramente ci investirà dopo che ognuno ignorerà le buone regole durante le feste natalizie...insomma, dopo tutto questo casino topico, siamo arrivati quasi alla fine di questo anno maledetto.

Ma non di questo volevo parlare - ne parlano già tutti - ora che mi è tornata la voglia di scrivere.
E non voglio neanche parlare dei miei insuccessi narrativi, rotolati nella pattumiera insieme ai milioni di mascherine e guanti in lattice senza neanche la possibilità di essere riciclati (gli insuccessi narrativi..).

No volevo solo fare un po' di polemica spicciola su il nostro paese, quello vero, quello incontri tutti i giorni a fare la spesa. Quel paese lì.
Quel paese che (anche gente che conosco molto bene) ha inveito, con tracotante spirito di libertà e di tutela dei diritti alla propria riservatezza, contro le app che avevano il compito di tracciarci (in totale anonimato) e segnalarci l'eventuale contatto con qualcuno positivo al Covid.
Ricordate? 
'Mi tracciano'. E poi: 'verificano dove sono e cosa faccio'. E inoltre 'Mi seguono per limitare la mia libertà e per poi rivendere i dati alle multinazionali che poi mi rifilano le loro schifezze'.
E per concludere: 'Sanno tutto di me, ormai sono spacciato'.
E i peggiori: 'mi tracciano e poi mi obbligheranno a fare il vaccino per ingrassare la casse delle aziende farmaceutiche e per lobotomizzarmi il cervello'. E io aggiungo: ammesso che tu ce l'abbia.

Il successo di Immuni è stato minato alla fonte grazie a queste balordaggini in stile medioevale, che hanno impedito la realizzazione di una mappatura efficace ed esaustiva, contribuendo di fatto alla diffusione del virus.
Ma neanche di Immuni volevo parlare. Era solo una premessa.

Quindi se Immuni ci ruba i dati, ci ruba la privacy, ci traccia, ci controlla e ci minaccia, nessuno la dovrebbe scaricare e utilizzare. E vabbé.
Ma c'è un però.

E Io, la app per il cashback che premia l'uso delle carte di credito?
Un'app che ci chiede i nostri dati personali e in più l'Iban?
Che ci premia mettendo in mostra tutti gli acquisti che facciamo?
Quella no?

E' meschino pensarlo, ma lecito domandarselo: la privacy, in Italia, vale 150 euro?
Questo paese è sicuramente in ginocchio per la pandemia, che ha fatto saltare milioni di budget familiari, che ha messo in crisi aziende, progetti, lavori e professioni. E' un paese che in questa emergenza ha mostrato tutte le sue debolezze organizzative, politiche, economiche e sanitarie.

Ma il Covid ha mostrato a tutti noi, con chiarezza, la nostra dilagante mancanza di conoscenza, l'incapacità ignorante di non saper valutare, comprendere le problematiche.
Siamo un paese sommerso dallo shopping, dalle cazzate, dall'apparire, dai programmi di cucina, dalle cosce al vento, dal razzismo...

Sicuramente se si regalavano 150 euro per scaricare Immuni, lo avrebbero fatto tutti.
Avanti così!
O no, meglio...


 

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