venerdì 28 settembre 2018

Quelli che...

Improvvisamente sei in mezzo a volti che conosci, visi che ti hanno circondato per anni, per un lungo percorso della tua vita.
Tanti visi, tanti volti, tante persone.
C'è quello che ha eternamente le sopracciglia sollevate, in segno di eterno disgusto e superiorità, ma in fondo anche lui è un venditore di fumo.
C'è quella che ride a toni alti sempre e non si accorge comunque che il tempo passa, maledizione, e che non puoi fermarlo anche se ti camuffi con mise da ventenne, consentendo a tutti, come se ci fosse stata una sorta di autorizzazione ufficiale, a darsi di gomito e a sogghignare.
C'è quella che, anche se sono anni che non la vedi, ricomincia lo stesso discorso da quando vi siete lasciati l'ultima volta, senza esitazione.
C'è quella, vipera, che si guarda in giro e critica tutto e tutti, non con ironia, ma con rassegnato astio.
C'è quell'altra, madonna santa, che beata lei, è sempre uguale a se stessa, che non cambia mai, che non fa un plissé, e che in fondo vive felice alla faccia di tutti.
Poi c'è quello fuori del tempo e sempre sul pezzo, che però la vita lo ha aiutato a vedere la realtà per quella che è e che quindi, in fondo e nonostante tutto, vive meglio.
Poi c'è quella che ha gli occhi furbi, mani lunghe e affusolate, affascinante come sempre, ormai lontana anni luce da tutto questo e sempre alla rincorsa di qualcosa di più.
Poi c'è quello che fa lo splendido, sempre e comunque, arriva dopo e va via prima, così da prendersi qualche applauso.
E poi ci sono io, sempre alle prese con i suoi demoni del passato, alle prese del sempre più precario presente e dal ignoto futuro, che da lontano, guarda tutti e pensa che il mondo, in fondo, è un bello spettacolo a cui assistere, cercando di recitare la propria parte nel migliore dei modi.

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