mercoledì 9 novembre 2016

Einstein docet

Cari figli miei,
leggete qui:

"La logica vi porterà da A a B.
L'immaginazione vi porterà dappertutto".

Ecco, qui dentro c'è tutto.
In questa citazione di Albert Einstein, mica pizza e fichi, c'è tutto quello che serve.

Io sono sempre stato pragmatico, pervaso da un sano realismo e con l'innata capacità di non farsi mai travolgere dalle emozioni. Aldilà della mia voglia di romanticismo e di sogno.

Ma ormai da un po' di tempo a sta parte ho compreso che il mio equilibrio tra sogno e mente, tra realismo ed emozione, tra pancia e cuore, ha bisogno di qualche aggiustamento.
La logica, la mente, il realismo devono stare al centro, perché sennò non si può andare avanti in un mondo che, e lo dico con un eufemismo, bada al sodo.
Ma non è tutto. Anzi, a volte è poco.
A volte il cuore deve prendere il sopravvento, la voglia di sognare deve essere più forte del pericolo delle conseguenze. Anche se l'odore di disastro, anche se la puzza di un probabile fallimento è insopportabile.
Bisogna saper vivere, non ci si può sedere tutti i giorni a tavolino per decidere se sia meglio mettersi in gioco oppure stare al riparo.
Io lo sto imparando sulla mia pelle. Con ustioni di diversa gradazione, con ferite difficili da chiudere.
Molti invece manco si pongono il problema. Molti si nascondono, dietro a se stessi oppure dietro ad altri. Ingannando se stessi e chi li circonda.
Perché? Perché non sanno cosa significhi veramente vivere.

Osate figli miei, non fermatevi di fronte a nulla se la cosa vi convince.
Così potrete dire che avete vissuto e non solo galleggiato in comode acque, per paura.
Un abbraccio dal vostro papà.

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