Posso dire poco, semplicemente perché c'è poco da dire.
Ma oggi ho sentito la signora - voce gentile e dolce - a cui ho affidato il destino del mio 'racconto lungo', così l'ha definito, che ho scritto in questi mesi.
Grandi apprezzamenti, personaggi ben definiti, dialoghi sobri e della lunghezza giusta, ambiente ben descritto, ottimo ritmo.
Insomma detta così il libro che forse non uscirà mai sembra essere un best seller internazionale da milioni di copie.
Poi mi ha puntualmente elencato alcune incoerenze, alcune mancanze di approfondimento e alcuni distonie narrative, che mi ha invitato a correggere. E che mi circostanzierà in un messaggio nei prossimi giorni.
Ci risentiamo a settembre, con la versione aggiornata e poi vediamo come muoverci alla ricerca di un'eventuale e possibile pubblicazione. Lei conosce qualcuno in qualche casa editrice e può provarci.
Straordinario, no?
Io che sono ipercritico verso me stesso sempre e comunque, sono allibito di un parere così positivo nel mio primo lavoro letterario articolato e strutturato e che per la prima volta è uscito da casa mia. Allibito e felicemente sorpreso.
Vediamo cosa succede.
Intanto mi godo l'attimo.
giovedì 21 luglio 2016
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