Nessuno ci ha insegnato come si fa.
Passiamo ore, giorni interi, mesi e anni, a proteggerli, a coccolarli, a cercare di trovare loro la strada giusta da percorrere.
Passiamo una vita intera a preoccuparci di farli mangiare, di farli crescere.
Pensiamo ore e ore a quale scuola iscriverli, cerchiamo i professori migliori, cerchiamo di avviarli alle migliori compagnie, di trovare loro i migliori ambienti.
Cerchiamo ogni giorno di trasmettere i migliori messaggi, di dare l'educazione più corretta, più rispettosa, più sensibile per fare in modo di sviluppare la loro coscienza critica.
Li amiamo, giorno dopo giorno, li accogliamo quando sono tristi, giochiamo con loro, li aiutiamo a studiare.
Ci auguriamo per loro un avvenire roseo, sereno, ricco di felicità e senza preoccupazioni.
Ci addormentiamo con loro nello stesso letto, accarezzando i loro capelli, ringraziando la vita delle bellissime ore che ci ha concesso con loro.
Li guardiamo ridere, li ascoltiamo litigare come belve per la scelta di un film da vedere, li spingiamo a buttarsi fuori nel mondo.
Ma non possiamo fare tutto, non possiamo esserci sempre a raccogliere le loro lacrime quando sono tristi.
Non possiamo esserci sempre...non possiamo.
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