lunedì 27 luglio 2015

Seratona moldavo-tedesca

Eh sì, le moldave ci sanno proprio fare. E l'Expo è veramente un pozzo di avventure e culture.

Sogno?
Si sono presentate a casa mia le tre moldave (una in effetti era di Canicattì, ma pazienza, era bionda platinata tinta) e ho offerto loro una cena a base di messaggi ammiccanti, ostriche, Prosecco doc e dolce a base di panna cotta e mirtilli rossi. La serata è stata esaltante, per la mente e per il corpo.
Le tre hanno preso la porta verso le due di notte, visibilmente soddisfatte da tutto ciò che ho preparato e regalato loro.

Realtà!
Serata a casa da solo come un pirla, di fronte alla tv, con un panino al prosciutto crudo perché non avevo neanche la forza di alzarmi dalla poltrona per preparare qualcosa di più sano. E la tv - libera da ogni richiesta spasmodica di vedere Cartoonito e i Dalton e non so che altro - mi ha regalato momenti indimenticabili.
1. Il cuoco vagabondo, una vera passione di Bianca su LaEffe. È uno chef (dice) francese che gira il mondo andando a rompere l'anima a tutti quelli che incontra, per imparare (dice) le ricette del luogo, ma soprattutto per farsi ospitare e mangiare a ufo. Il programma potrebbe avere anche il suo lato interessante e curioso, solo che (forse è il doppiaggio che irrita) per il protagonista è tutto 'incredibile' e soprattutto 'buonissimo', accompagnando ogni cibo che raggiunge le sue fauci con un irritante e soddisfatto 'mmmm', unito da un movimento della mano particolarmente esplicativo.
E poi quando gli danno da assaggiare qualcosa - chessò, le patate fritte cucinate con aceto e sale - ma è così per tutto - dice 'mmm, incredibile, è buonissimo, croccante fuori e morbido dentro, sa di patate, aceto e sale!'.
Lo vorresti prendere a padellate in faccia e abbandonarlo in mezzo al deserto africano in balia di qualche belva feroce!
2. Finito il viaggio culinario, mi sono gettato in uno zapping infuriato alla ricerca di un film, di un documentario, cercando di evitare reality improbabili, show di pessima natura e cretinate riciclate. E sono cascato - chi mi conosce sa la mia debolezza per le fiction del nord Europa - su Rosalinde Pilc..qualcosa, non ricordo esattamente, sul La5, il canale per i romaticoni, per le donnette e soprattutto per i pirla.
Una storia infinita, inutile, con degli attori che io, a confronto, sono Cary Grant dopo che ho studiato da Laurence Olivier e mi sono sposato con Grace Kelly. Un gruppo di dilettanti allo sbaraglio di origine germanica che chissà perché fanno svolgere le loro vicende banali e insulse sotto i cieli inglesi (almeno nell'unica e ultima puntata che ho visto). E infatti tutti gli attori sono di chiara origine (provinciale, belli paciocconi e campagnoli) tedesca, che nulla c'entrano con le sembianze e le fattezze dei sudditi elisabettiani. Una storia patetica di figli, nipoti, fidanzati, nonne, passato e futuro. Pessimo, oltre il lecito.

Poi sono andato a letto, tra le braccia (pagine, meglio) di Lea Pericoli, che mi ha raccontato fino alle soglie del sonno la storia di Pietrangeli, del tennis che non c'è più in un mondo ormai dimenticato. Rimettendomi in sesto. Di notte un ben imprecisato e dimenticato incubo che mi ha svegliato tra sudori freddi e ansie imprecisate. Un'evoluzione naturale della serata...

Speriamo che vada meglio stasera. Arrivano quelle che ho conosciuto in Expo in Moldavia (ma c'è mai stato?).
Almeno in tv, stasera, c'è Montalbano!

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