Mio figlio stenta a far credere ai suoi compagni di scuola che in casa (che non è Versailles...) abbiamo più di tremila libri.
Lo so con certezza perché mi sono fatto un database con raccolti tutti i libri che sono nelle nostre librerie disperse in110 metri quadri, suddivusi per tipologia (narrativa, saggistica, storia...). Il foglio elettronico permette, ogni volta che ne aggiungo uno, di avere il totale aggiornato.
E allora, direte voi?
E allora volevo solo riaffermare che sono (siamo in famiglia, tutti) un lettore accanito, che sto scrivendo un romanzo (sì, certo, e quando mai lo finirò..., e quando mai sarà all'altezza di pubblicazione..., e quando mai, ammesso che qualcuno lo stampi e commercializzi, ci sarà qualcuno che lo comprerà) e che faccio della lettura una delle mie occupazioni principali nel mio tempo libero (in genere la notte).
Quindi per me leggere ha un significato particolare nella storia della mia vita, ha un valore formidabile, non solo dal punto di vista formativo e conoscitivo, ma soprattutto dal punto di vista della serenità e della capacità di mantenersi vivi e curiosi.
Leggere è straordinariamente affascinante, ti apre la mente, ti fa fare viaggi, conosci persone nuove,. gioisci, piangi, e ridi come un matto appena è possibile.
Leggere ti conduce per mano in mondi sconosciuti (e non c'è bisogno di rileggere Salgari per farlo), ti fa innamorare, ti fa odiare con la bava la bocca situazioni e persone indigeribili, ti prende per mano e ti allontana da tutto, manco fosse una droga pesante (ma non ho esperienza in merito quindi lascio il beneficio dell'inventario...).
Leggere è adorabile, leggere ti aiuta a capire, leggere ti porta in sogno.
Io riesco, più o meno, a leggere tra i 50 e i 60 libri in un anno, diciamo uno alla settimana. Finché lavoro, poi spero di incrementare. Ma siccome devo lavorare ancora per circa 50 anni, sicuramente sarà il mio fisico e la mia mente che cederanno prima. Ma vedremo.
Quindi, leggere articoli come questi (da un po' di tempo a sta parte continuo a leggere pezzi e riflessioni su giornali sempre più scontati e platealmente 'banali'), non fa che rafforzare quali sono le mie idee, qual è l'obbiettivo del mio tempo libero, quali orientamenti - ormai assolutamente inutili visto che leggono anche più di me - trasmettere ai miei figli.
Sì, chi legge ha maggiore capacità di comprendere il presente, riesce meglio a capire le persone che si ha di fronte.
E allora?, continua a domandare quello all'inizio.
E allora leggiamo e punto, perché fa bene al Pil, perché fa bene alle menti che si tuffano tra le righe, e perché soprattutto fa bene a noi stessi, consentendoci di costruire rapporti con i n ostri siomili più profondi e meglio strutturati.
Ogni 7.831 puntate di Grey's Anatomy è meglio infilare dentro un bel romanzo, credetemi.
Chi legge è anche più bello e affascinante di chi non lo fa: lo vedo tutti i giorni guardandomi allo specchio!
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