martedì 9 giugno 2015

Io, la mamma e la babysitter

Io divento una bestia, assoluta, sanguinaria, spacco tutto quello che mi sta a tiro, urlo come una venditrice di pesche al mercato e soprattutto faccio fuoco con il mio Kalashnikov che abitualmente tengo sotto il letto per ogni evenienza.
Leggete questo inutile e insultante pezzo della solita inutile americana che si definisce blogger.
Io non so come la pensino le donne, non so quali siano le loro esperienze, ma questa benevolenza e accondiscendenza verso i papà che si occupano dei propri figli se la possono infilare dove dico io.
E non mi interessa cosa fanno gli altri.
Io padre, mi occupo dei miei figli, non ho bisogno di riconoscimenti da parte di chicchessia, assumo il mio ruolo, faccio i miei errori e soprattutto ho i miei cedimenti. Ma tengo duro.
I mie figli crescono grazie anche al mio ruolo, alla mia presenza, alla mia deizione e al fatto che cerco di trasmettere cultura, dignità e rispetto per il prossimo.
Chi è questa che si permette di celebrare i padri dall'alto della sua onniscenza , mostrandoli bravi e attenti?
Mi sono rotto le scatole di essere misurato dalle madri straordinariamente multitasking, che spadroneggiano sulle pubblicità alla moda, che giudicano dal loro piedistallo, pur vessate e sottopagate.
Eccheppalle!!!
Prendetevela con i padri disgraziati, incapaci, assenti e maniaci sessuali, violenti, puzzolenti e con al sindrome di Peter Pan. Ma non generalizzate, sennò sono mazzate.
Saluti e figli maschi.

1 commento:

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...