mercoledì 16 luglio 2014

Il visconte dimezzato

Decine di anni fa, una zia poetessa e amante della buona cultura, prima di bersi il cervello approdando alle rive talebane dei testimoni di geova, aveva fatto delle ricerche araldiche intorno alla nostra famiglia, arrivando a sapere che la nostra origine era toscana, e che nei bei tempi andati del tardo medioevo e del primo rinascimento eravamo - come circa il 90% della popolazione italiana - nobili. E per la precisione, visconti (neanche veri conti...) nella città di Firenze. Probabilmente come responsabili dei bagni pubblici...aggiungo io.

Bene, la premessa è solo per motivare il titolo, nulla più.
Un titolo che vuole raccontare in sintesi qual è il mio stato d'animo in questa settimana di luglio in cui tutti mi hanno abbandonato.

Ecco il dialogo tra le mie 'nobili' metà, in un incontro/scontro tra le mie due anime, perfettamente lontane ma sempre più vicine.

Visconte1
Fantastico, una settimana solo come l'aquila. Nessun impegno, nessuno da andare a prendere, nessuna cena da preparare, nessuna spesa da fare, nessun compromesso del dopo cena, nessun programma di cartoni da sorbirsi (i Dalton, l'incubo di oggi, non li reggo...), nessuna mediazione da mettere in atto. Queste sono le vere vacanze!!!!

Visconte2
Sei proprio sicuro? Io non mi sento affatto così.
Sono due giorni che i ragazzi si sono eclissati oltre frontiera e mi sento perso, solo e infelice. Mi mancano...

Visconte1
Ma va là!!! Ma vuoi mettere non dover pensare a nulla e non preoccuparsi di nulla? Ieri sera, a casa solo, mi sono fatto due toast, ho aperto il divano per poterlo usare almeno una volta senza dover mediare spazi e cuscini, tv accesa su quello che avevo voglia di vedere, senza menate di sorta, un nirvana.

Visconte2
Mi chi credi di prendere in giro, la tua metà? Non di certo la mia...
Ma se eri un povero uomo solo e triste, su un divano troppo grosso, alla ricerca spasmodica di qualcosa che ti tenesse compagnia e alla fine sei cascato su un film che più triste di così si muore (Bentivoglio e la Neri alle prese con la malattia che consuma la mente)? E non solo, ti sei anche preparato - come con la presciistica -  vedendo prima l'ultima mezz'ora, quella più devastante, di 'Voglia di tenerezza', tanto per gradire...

Visconte1
Ma che fai, mi spii? Ma che ne sai tu, tenerone della domenica, che ne sai dei dissidi, delle contraddizioni, dei contrasti che ogni misera personalità deve saper gestire?
Che ne sai tu di solitudine, chiasso, urla e malinconia? E lasciami stare, che è meglio! E poi ieri sera non ti ho neanche visto, probabilmente eri in giro a guardare gli uccellini, gli alberi e qualche sorriso di bambino innocente. Ma lasciami perdere! Ma cosa fai, paghi delle spie per controllarmi?

Visconte2
Che ne so io? Ma se sono quello che tiene in piedi la baracca, eh? Me ne vado io e rimane una soluzione fisiologica all'eterna ricerca di un'immagine dura e irreprensibile che non inganna neanche il più stupido (completo) uomo della terra. Credimi, come non inganni me non inganni gli altri. Abbai e non mordi, urli e ti nascondi, ti alzi e ti accasci subito dopo. E poi con una gamba sola voglio vedere come fai...

Visconte1
E quindi? Tutta la mia gioia di questi giorni sarebbe solo una finta, una recitazione per mantenere alta la mia presunta reputazione?

Visconte2
Mah, non lo so, voglio solo dire che mancano anche a te come a me, che tutto il resto non conta, che i figli sono la gioia più grande e anche quando li vorresti buttare giù dalla finestra esasperato, li ami più della tua vita. Solo questo.

Visconte1
Mmmhhh, ma non è che tu lavori in un'agenzia di Pr? Sai come - come diciamo noi a Milano - condire via bene le persone, eh? Comunque qualche pausa fa bene, a noi e a loro, e se poi cali anche l'asso che la moglie è nella patria dei Beatles, la vacanza è assicurata.

Visconte2
Facciamo così. Vieni qui, più vicino, facciamoci compagnia a vicenda. E impariamo a non avere mai abbastanza dei figli, nella consapevolezza che a volte è bellissimo essere soli con se stessi.

Visconte1
Ok, proviamo, ma non mi stare troppo addosso però...non ho nessuna voglia di incollarmi a te, sto troppo bene solo con me stesso.

Visconte2
Sei un po' cafone, lo sai? Dai, mettiamoci qui...

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