Cari Squali,
'sta cosa che mi rivolgo a voi via blog con lettere 2.0 mi piace e sta diventando un buon modo per affrontare argomenti difficili, che forse non siete ancora in grado di comprendere.
Ma tant'è.
Quando sarò volato da qualche parte - spero il più tardi possibile - potrete leggere in santa pace quello che vostro parte voleva dirvi ma non aveva avuto la capacità di farlo.
Oggi il mondo fa schifo, punto.
Uno scenario apocalittico si profila all'orizzonte, visto che ogni angolo della terra è pieno di tensioni, guerre, povertà, schifezze degenerate e violenza.
Vi faccio un elenco per essere subito chiaro e immediato.
Libia
Sudan
Somalia
Etiopia
Nigeria
Palestina e Israele
Libano
Iraq
Iran
Afghanistan
Pakistan
Cecenia
Ucraina
Russia
in questi posti ci sono guerre più o meno dichiarate o comunque forti tensioni terroristiche e di guerriglie di varie amenità.
Poi c'è l'India, dove ogni giorno che dio manda in terra vengono violentate e uccise bambine poco più grandi di Bianca, un orrore che non si riesce neanche a pensare.
Ma non è finita.
Poi c'è la crisi economica, che falcidia posti di lavoro, dignità, serenità sociale e che crea tensioni e rivolte in molti paesi cosiddetti avanzati. Oltre a far tornare la povertà, quella vera. E noi siamo tra questi.
Poi ci sono gli omicidi causati da omofobia, discriminazione razziale, odio religioso e chi più ne ha più ne metta.
Poi c'è ala criminalità organizzata, che spaccia droga, limita le libertà di molti, uccide e sradica intere generazioni dai loro luoghi di origine.
Poi c'è la corruzione, quella politica e non, le truffe, gli imbrogli di ogni genere, le furberie, le pochezze culturali e le superstizioni.
Posso dire di aver finito?
Mah, non lo so, ma facciamo finta di sì.
Tutto questo, perché?, mi domanderete voi?
Tutto questo perché il mondo in cui crescete e serenamente giocate a poco a poco vi si paleserà davanti, buttandovi in faccia tutto il suo fango.
È normale, s'intende. Ognuno è cresciuto nel suo contesto, ognuno ha dovuto primo o poi diventare 'grande', comprendere che il mondo che lo circonda non è fatto solo di studio, giochi, amici e vacanze estive.
La mia angoscia, sempre più crescente, è come riuscire a raccontarvelo, ma soprattutto, come farvi scivolare in questa follia quotidiana nel modo più corretto possibile, proteggendovi e nello stesso tempo facendovi comprendere che non lo potrò fare all'infinito.
La mia ansia di tutti i giorni è riuscire ad avere un comportamento equilibrato e consapevole che vi consenta di avere tutti gli strumenti per affrontare gioie e dolori, unioni e abbandoni, successi e fallimenti, soprusi e aiuti.
Io non so se ho tutti gli strumenti, le forze, e la resistenza. Gli anni passano, e da un certo momento in poi sembrano aver messo l'acceleratore, mi scivolano tra le dita senza che me ne accorga.
Faccio fatica, ogni giorno di più, non riuscendo io stesso a trovare vie di fuga e soluzioni - non tanto ai problemi cosmici del mondo attuale - ma tutto quello che ormai in modo vorticoso mi ruota intorno.
Io vi amo più della mia vita, e mi spaccherò la schiena (e la testa!) per fare in modo che la vostra vita risulti serena, ricca di successi e felice. Ma non sarà così, lo sappiamo tutti, e io non ci sarò per sempre.
Spero di fare - oggi e domani e dopodomani - il miglior 'lavoro' possibile.
Intanto domani ce ne andiamo in ferie e chi si è visto si è visto.
Il vostro papà
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