Ho comprato un ventilatore.
Anzi, ho comprato uno di quei mulini che si trovano ancora - per poco - in qualche campagna sperduta (in Olanda?).
Anzi, correggo, ho comprato uno di quegli enormi mulini bianchi che vengono installati nelle centrali eoliche.
L'ho comprato, sono andato prima un po' in palestra per farmi i muscoli, e poi l'ho impugnato, l'ho 'acceso' (chissà come...), l'ho impugnato (ci vogliono delle braccia...) e quando ha raggiunto la sua massima velocità, l'ho diretto verso la feccia del mondo per fare piazza pulita.
Ho visto omuncoli dall'altezza sospetta - che si credono dei giganti grazie alla loro lingua - volare via come farfalle al vento.
Ho visto donne inutili e stupide accovacciarsi, credendo di fregare il prossimo, rotolare via come palle di polvere nel deserto.
Ho visto ragazzotti eternamente piagnucolosi e pieni di happy hour spiaccicarsi contro il muro visto che non hanno alcuna capacità a decidere della propria esistenza.
Ho visto i soliti, quelli lì, che si lamentano da sempre - e anche da prima - librarsi nell'aria per scomparire nell'atmosfera.
Ho visto santoni, religiosi di ogni risma, predicatori e tromboni di vario genere, svolazzare a strappi, proprio come i fanno i palloncini che perdono aria.
Ho visto quelli che non stanno mai al loro posto finalmente trovare il loro, nel nulla.
Poi tutto si è calmato, tutto si è acquietato, dopo la tempesta.
L'aria era pulita, il sole ha ripreso a splendere, e una sottile brezza montana ha cominciato a spirare dolcemente, rilasciando un delicato profumo di pino, smuovendo i capelli e rinfrescando le pelli accaldate.
Allora mi sono sdraiato, all'ombra, e ho finalmente cominciato a dormire.
mercoledì 14 maggio 2014
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