lunedì 6 gennaio 2014

L'eleganza british del Blair de noantri

Il mondo mi va sempre più stretto, e ho sempre meno rispetto dei miei connazionali.
Le scene che stiamo vedendo e sentendo in questi ultimi giorni - ma è un'escalation, intendiamoci - sono un segnale ormai di barbarie diffusa, ignoranza senza speranza e di mancanza di quel minimo di umanità che da sempre ci veniva riconosciuto nel mondo.
E' tutto un urlare contro qualcuno, solo con lo scopo di prendere posto, avere potere, senza mai cambiare nulla. E' una corsa continua a scalzare i vecchi commensali solo per prendere il loro posto, senza che nessuno abbia l'idea, o la voglia, di cambiare tavola, tovaglia, posate e soprattutto menu.
Uno squallore senza fine mascherato da una presunta lotta generazionale.
E poi quando uno - odioso come mai, intendiamoci - onestamente dà le dimissioni in quanto ormai sconfitto e ai margini, l'elegante nuovo volto della cosiddetta sinistra (ma dove?), lo insulta senza se e senza ma.
Pessima prova, caro sindaco che non molla una sedia neanche morto. Pessima veramente.

Io ormai mi ripeto, ma non ci sto più. Questa non è politica, questa non è lotta politica.
Questa è solo terrificante bassezza, su tutto e per tutto.

Questo è quello che ci passa il convento - e i riferimento non è causale - a seguito del crollo delle ideologie? Questo è il partito moderno ed europeo?
Bene tenetevelo, io mi conservo quello che ancora il mio cervello mi consente avere: un sogno e un'aspirazione.
Che vergogna, voi siete morti, ancora prima di nascere. E' solo una questione di tempo...

Nessun commento:

Posta un commento

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...