mercoledì 18 settembre 2013

Pillole di neo-vita scolastica

1- Un bambino urla e strepita perché alla suddivisione iniziale delle classi viene messo in un gruppo  diverso da quello in cui vengono riuniti tutti i suoi vecchi compagni di materna. Scenate della malavita, unico in tutta la scuola. Disperato. Allora Bianca, si avvicina alla sua 'presunta' maestra - conosciuta quella mattina - e le dice a brutto muso:
- Per forza, l'avete separato da tutti i suoi amici!! È ovvio che si metta a urlare. Lo faceva sempre alla scuola materna. Lo conoscevano tutti.... Il tutto accompagnato da una gestualità a supporto che indicava con forza l'inettitudine dell'organizzazione scolastica nel pianificare qualsiasi cosa.
Della serie facciamoci riconoscere, subito e ora!!

2- C'è una bambina che a Bianca non sta simpatica, nel suo gruppo.
- Ti piacciono i compagni del tuo gruppo (in attesa che le classi si definiscano completamente)? Sono simpatici? Gentili? domando, con circospezione.
Mi guarda. A mia figlia - proprio come al suo papà adorato - bisogna strappare con le pinze le parole, non ha quella propensione a innondarti di sillabe che invece contraddistingue suo fratello maggiore.
- Allora? insisto.
- Sì sono simpatici. Tutti tranne una, mi risponde.
- Ah sì? chi è?
- È una bambina che mi parla sempre facendomi il verso, mi parla sempre come se volesse prendermi in giro. È odiosa.
- Ma dai, ma perché? Sei sicura?
Annuisce per non sprecare altre parole. E se ne va, canticchiando Eleanor Rigby.
Dopo ripetuti tentativi di approfondire perché c'è questo scontro al vertice della piramide scolastica, scopro l'arcano.
La bambina è figlia di inglesi - o coppia mista - e quindi ha un accento non so se di casa Windsor oppure del peggiore dei quartieri di Bristol. Parla un po' come Stanlio e Ollio messi insieme, e la principessa si irrita e quindi le sta antipatica.
Alla faccia dell'integrazione!!

3- Quarto giorno di scuola, mattino, ore 7,30, sveglia, la prima mattina in cui la loro mamma non è presente per un viaggio all'alba.
- Forza, alzatevi pigroni, tra al massimo tre quarti d'ora dobbiamo essere fuori di casa. L'istituzione scolastica del regno italico vi attende a braccia aperte per farvi diventare ottimi cittadini, ottimi cervelli, e ottimi bambini da condire via con la pubblicità in tv per far comprare ai vostri inebetiti genitori cose inutili e costose (questa ultima parte l'ho solo pensata, non l'ho pronunciata giuro!, ho ancora qualche freno, che però ormai si sta esaurendo...).
Il principe ereditario, ormai forte della sua esperienza pluriennale, si alza quasi atletico e si infila nel bagno.
L'altra, la futura regina, gira la testa verso di me, con uno sguardo che è una miscela perfetta tra odio, violenza, voglia di omicidio e desiderio di vendetta acuta.
- Allora Bianca, ti alzi? Ogni volta che dico questa frase, provo una lieve soddisfazione, per tutte le volte che l'ho sentita rivolta a me.
- Io a scuola non ci voglio andare, mai più! La odio!
- Ok Bianca, ribatto io caustico. Sei già a buon punto. Hai già fatto tre giorni di scuola e ti mancano solo 18 anni a laurearti, quindi sei sulla buona strada.
Lei mi ri-squadra. Si alza senza proferire parola. A testa bassa, come gli operai di Metropolis, si avvia verso il bagno. Secondo me prima delle feste natalizie mi assale durante la notte e la fa finita.
Il buongiorno si vede dal mattino!!

Vi tengo aggiornati, ne vedremo delle belle.

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