Non voglio fare un discorso anagrafico.
Non voglio pensare a una questione 'd'età'.
Ma voglio cercar di capire dove si vuole andare a parare.
Il web - compreso questo presunto blog - offre l'opportunità a ognuno di scrivere, condividere, fotografare, far vedere e in genere di dire la propria su tutto, ma proprio tutto.
Questo per il popolo bue.
Poi ci sono i siti professionali, e in particolare quelli dei grandi gruppi editoriali, che fanno del web una parte fondamentale della propria offerta di informazione, e quindi del proprio business.
Bello.
Ma c'è un ma.
Comprendo le dinamiche economiche di oggi, e le difficoltà che ne derivano in questa crisi spaventosa e senza fine, ma si può comunque cercare di offrire interventi e informazioni di qualità senza sbracare a ogni piè spinto.
Intendo dire.
Se ogni giorno è necessario riempire pagine e pagine sul web, si può comunque cercare di evitare di colmare ogni piccolo angolo, al costo di propinare anche notizie, approfondimenti e informazioni al limite del grottesco. Soprattutto per quelle testate che hanno dalla loro autorevolezza, storia e tradizione.
Ieri salivo in ascensore con una collega per raggiungere il piano del mio ufficio - vado sempre per le scale, ma incontrandola davanti all'ascensore in attesa mi pareva brutto non salire con lei - e all'arrivo al piano le lascio spazio per farla uscire prima.
Niente di trascendentale, pura cortesia, come mi hanno insegnato.
Poi arrivo in ufficio e nel quotidiano volo pindarico sulle tragiche notizie mattutine, casco sopra questo intervento, di cui, scusate, proprio non capisco l'origine, il contenuto e il fine.
Allora due considerazioni mi sono venute alle labbra.
1- Ho 55anni, ho ricevuto un'educazione normale, rigorosa per alcuni versi, comunque attenta al rispetto degli altri. Che poi ci riesca non lo so, ma so di certo che i miei genitori hanno sempre, nei loro limiti storici e culturali, cercato di farmi capire che ci sono limiti nei propri comportamenti, e soprattutto ci sono regole di convivenza che passano anche attraverso 'gentilezze' che non pensavo dovessero turbare l'emancipazione femminile. Insomma di tutto mi sono preso nella vita, ma mai del maschio sciovinista.
2- Io credo che la la pratica del politicamente corretto a tutti i costi - nata giustamente in passato per tracciare contorni a una dilagante barbarie culturale nei confronti di tutti - stia diventando una 'follia' ingabbiata che viola le normali regole di convivenze. Credo che stiamo arrivando al parossismo e, se nessuno si offende, al ridicolo.
Io continuerò fino a quando potrò usare le gambe a salire a piedi le scale. Ma quando prenderò l'ascensore, oppure davanti a una porta, o in qualsiasi occasione in compagnia di una donna, io continuerò a darle spazio. Perché mi hanno insegnato così, perché è gentile, perché è galante (senza alcun obbiettivo recondito di molestia...).
Continuo a pensare che come insistiamo a mangiare con forchetta e coltello (senza alcun obbiettivo recondito di ammazzare chi pranza con noi) si possa anche manifestare gentilezza con qualche gesto, forse démodé, ma sicuramente apprezzato.
Il resto sono ciance, parole in libertà, fastidiose come una zanzara.
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