lunedì 24 giugno 2013

DieciDieciDieci....

Quando arrivava la pagella - ai miei tempi - era tutta un'agitazione, soprattutto mia.
Non sono mai stato uno dei 'migliori' a scuola, ho sempre navigato nel secondo gruppo, quelli medi, quello che andava abbastanza bene ma che non svettava per perfezione, dedizione, impegno e forse anche voglia.
Poi la politica (al liceo), portava via un sacco di tempo, oltre al fatto che comunque entravi nel grupo dei 'cattivi' e quindi un po' te la facevano pagare.
Oggi tutto è diverso, soprattutto perché le pagelle le ricevono altri, in famiglia.
E anche quest'anno è arrivata quella del genietto di famiglia, ormai in terza.

Premessa.
Andrea non dà problemi. Andrea è sveglio, molto. Andrea ha una proprietà di linguaggio che farebbe invidia a molti adulti che incontro ogni giorno in giro per il mondo. Andrea è curioso, approfondisce, studia, legge e non so che altro. E nel contempo gioca, si diverte, fa sport ed è sicuramente simpatico e non un nerd della peggiore risma. Andrea usa il computer. Andrea legge i libri e non solo i fumetti. Andrea guarda poco la tv, anche se vorrebbe di più. Andrea è affettuoso e dolce, almeno quando vuole, l'ideale. Andrea cresce, anche se di certo non è un colosso. Andrea odia il calcio, per la gioia di papà. Andrea vuole bene a sua sorella, anche se si beccano in continuazione, come in ogni relazione sana tra fratello e sorella. Andrea parla molto, a volte troppo, a volte troppissimo, ma è uno che non si fa mettere i piedi sulla testa.

Il fatto.
L'altro giorno sono andato a ritirare la pagella. Ero agitato io più di lui, lontano dalla città per una gita in oriente dai nonni.
Anche se sapevo che tutto sarebbe andato al meglio.
Mi siedo davanti alla 'commissione' di valutazione: la maestra principale e quella di inglese, che non conosco.
Ogni volta vengo accolto da 'non c'è niente da dire, Andrea va benissimo', e ogni volta mi penso 'beh parliamone lo stesso, godiamoci questi momenti...'.
Mi butta davanti la pagella, o come cavolo si chiama oggi.
E mi dice:
- Andrea è l'unico della classe che ha tutti dieci, mi comunica con un sorriso da orecchio a orecchio.
La maestra di Andrea è una persona entusiasta, che si vede ama il suo lavoro e fa del rapporto con i bambini una soddisfazione non solo professionale. Mi piace molto il suo modo di fare, veloce, essenziale, senza fronzoli e molto professionale, sebbene sempre con quella dose di 'affettuosità' che nel rapporto con bambini così piccoli credo sia fondamentale per la buona riuscita del proprio compito.
- Aldilà dei voti, nel commento si dice che partecipa con passione a tutte le attività. Forse anche troppo, visto che alcune volte sono costretta a 'spegnerlo'. A volte i suoi compagni gli dicono 'Andrea, fai parlare la maestra!!', visto che spesso si prende la scena in modo assoluto.
Ma ben venga, fossero tutti così..., conclude la tutrice che si vede benissimo che si diverte come una matta.

Conclusioni, almeno per quest'anno.
Io capisco che la terza elementare non è laurearsi in economia ad Harvard, ma ognuno ha i figli dell'età che ha.
Io sono molto orgoglioso di mio figlio, sì per i risultati scolastici, ma soprattutto per come sta crescendo, per le sue curiosità, per le sue sensibilità, per i suoi affetti.
Ora sta attraversando un momento - credo che stia salendo il suo prossimo 'scalino' - in cui manifesta una crescente aggressività, una voglia di farsi largo più accentuata. Io non sono padre di trecento figli quindi la mia esperienza è limitata, e soprattutto non opero nel mondo della psicologia infantile, ma credo che la sua personalità stia acquisendo maggiore chiarezza nei contorni e raggiungendo una più ampia autonomia. A costo di una maggiore ruvidezza che a volte lo rende un po' antipatico.

Ora finalmente si gode i suoi campus sportivi, un laboratorio al museo delle scienze, poi il mare con papà e mamma, e la montagna con uno dei due alternati.
E tra un po' anche i compiti delle vacanze, zero gioia e tanto 'dolore' dei bambini di ogni generazione.

Nel frattempo Bianca, alla fine del suo percorso della scuola materna, si gode inconsapevolmente gli ultimi attimi di totale spensieratezza, in attesa a settembre di cominciare il suo percorso scolastico vero.

L'anno prossimo, due pagelle due baci!!  

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