giovedì 20 giugno 2013

Homo selvaticus

Naked and afraid...ecco.
Mentre in ufficio sono alla ricerca di una notizia utile per un cliente, mi casca l'occhio, letteralmente, su questo link che ci presenta un promo di una trasmissione 'ammmmericana'.
Il classico, nuovo, innovativo e all'avanguardia reality.
Nudi e pieni di paura, dice il titolo, in cui qualche imbecille viene catapultato da qualche parte e costretto a vivere una vita da selvaggio nella giungla cercando di sopravvivere.
Almeno così intendo.
E poi, visto che il mondo è sempre meno capace di scopare ma sempre più pruriginoso e guardone, con i protagonisti della sensazionale avventura, spesso e volentieri nudi, proprio come i 'selvaggi', che poi sono più avanti ed evoluti di noi.
Il promo che potete avidamente scorpacciare qui sopra, ci fa vedere uomini aitanti e con pancetta e donne sempre più magre sempre più aggressive, alle prese con la vita di tutti i giorni e alla ricerca, sembra, della sussistenza per non morire di inedia oppure nel tentativo vano di ripararsi da possenti monsoni e acquazzoni ribelli.
I colori sono bellissimi, il posto deve essere una sorta di paradiso terrestre caraibico, i pesci abbondano e alla sera, immagino, si ritrovano tutti a cuocere il pescato/cacciato in grigliate un po' tristi e vintage.
Bene, questa la descrizione - per quello che ho inteso e visto - del promo.
Poi viene il resto.

Perché?
Con che fine?
Chi lo guarda?
Cosa ci porta?
Chissenefrega?
Lavorare mai?

Io sono ormai anziano, ho superato i 55, e punto ai sessanta con grande velocità.
Io non sono il target, come si dice in marketing.
Ma ugualmente mi pongo la domanda cosmica del perché esistano programmi televisivi simili, e soprattutto - perdonate l'irriverenza - chiccavolo li guarda.
Conosco qualcuno che sta per intraprendere una carriera nell'assistenza psicanalitica per fornire aiuto a chi ha bisogno di un sostegno terapeutico.
Lo invidio.
Diventerà ricco, anzi, ricchissimo.

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