martedì 20 settembre 2011

Poche leggi per cambiare il mondo

Provare per credere, diceva quello là.
Non serve provare, basta leggere.
Il mondo è veramente bizzarro, nella sua anomalia, nella sua originalità, nella sua autenticità.
Questo articoletto, sicuramente non da Pulitzer, fa il suo porco lavoro, facendoci fare un volo rapido e sintetico sulle leggi strambe e talvolta ridicole che i paesi nel mondo si sono dotati.
Dalle follie cinesi, talvolta patetiche, che cercano prima tutto di censurare di limitare l'accesso alle potenze occidentali - il problema non è tanto politico, è di razza e di cultura - a quelle ancora più assurde come quelle in Danimarca che limitano la scelta dei nomi dei propri figli (ma quando ero piccolo era vietato in Italia dare nomi stranieri ai bambini...).
Quindi c'è spazio per la creatività, per l'originalità, per l'iniziativa.

Per questi motivi mi sono messo a capo di un movimento politico culturale che ha come obbiettivo la promulgazione e la redazione di leggi/norme di iniziativa popolare che 'raddrizzino' il paese e lo riportino velocemente nel posto che gli è consono.

1) Legge 1. Candidature politiche.
La redazione del testo è già a buon punto ma dovrebbe essere più o meno questo.
'È vietata la candidatura a qualsiasi carica politica e pubblica agli uomini alti meno di un metro e sessanta con i tacchi, che abbiano casa ad Arcore, che abbiano i capelli di plastica, che si fermino a sole otto donne a sera lasciandone tre deluse, e che possiedono mezza Italia.' Chi infrange la legge viene spedito automaticamente in Corea del Nord per un soggiorno più o meno lungo, dove il condannato si rende conto veramente come sono cattivi i comunisti.
La legge verrà presentata al Parlamento a breve dopo verifica di natura squisitamente giuridico-costituzionale da parte degli organi competenti. Ma non credo che ci saranno problemi.

2) Legge 2. Elezioni, politiche e amministrative.
'È fatto divieto, durante i giorni delle elezioni, votare a destra. I contravventori dovranno pagare una multa di due milioni di euro oppure diventare concorrenti del Grande Fratello per dieci edizioni consecutive'.
La legge avrà qualche scoglio a qualsiasi livello, ma confidiamo tutti nei giudici comunisti di qualsiasi livello per superare gli ostacoli giuridici di qualsiasi livello.

3) Legge 3. Bamboccioni te salutant
'È veramente molto vietato rimanere in famiglia oltre i 25 anni. I giovani che infrangono la norma devono scontare la pena, a scelta, tra un lavoro socialmente utile come stirare le camicie di un intero caseggiato oppure non andare a un happy hour per oltre 14 mesi; oppure diventare adulti in un mese e aiutare questo povero paese a uscire dai guai'.
Voglio vedere chi dà parere contrario...

4) Legge 4. Press mute.
'È decisamente vietato, anzi molto vietato, fare aprire bocca a un onorevole specifico del Pd che ha affossato la sinistra, ha fatto perdere le elezioni con le sue fregnacce, e continua a rompere le scatole e non sta mai zitto'.
La pena, una e trina, è il confino in Africa, visto che l'avevo detto lui che ci andava!, per tre anni.
Sono certo che tutta la sinistra si metterà in fila per firmare.

5) Legge 5. Calcio asincrono.
'È vietato mica poco giocare le partite di calcio in tutte le ore del giorno e della sera. Il calcio, se deve esistere - anche se ci piacerebbe abolirlo! - deve essere giocato di notte, in stadi lontani da tutto e da tutti. Gli spettatori (talvolta definiti 'tifosi') hanno l'obbligo di non urlare e di recarsi allo stadio in bicicletta'.
I contravventori saranno fermati, arrestati, denudati, percossi sulle natiche con verghe di bambù, rivestiti, dotati di cuscino e impediti fisicamente di ritornare a rompere. Tutte le trasmissioni tv legate a questo, diciamo, sport saranno abolite con effetto immediato e sostituite con perenni festival sul canto delle popolazioni sahariane e rassegne di canti tibetani, documentari naturalistici sui voli dei calabroni, oltre a trasmissioni scientifiche su come si tolgono i calli dei piedi prima e dopo un ballo in società.

Se qualcuno mi vota, io mi presento...

Nessun commento:

Posta un commento

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...