martedì 24 agosto 2010

Villaggio vacanze!

Questa ultima settimana di vacanze me la spendo tutta senza sconti e promozioni da solo con gli Squali in montagna.
A parte le prime ore dopo che la loro madre se ne è partita per la grande Milano per ricominciare a lavorare - in cui i 'voglio la mamma' e 'la mamma quando arriva?' si sono sprecati fino a provocare un innalzamento dell'inflazione - ora le cose si sono stabilizzate.
E sono giorni meravigliosi, anche se faticosi da bestie.
Questa full immersion nella paternità mi permette di vivere cose, sentire frasi e raccogliere emozioni che nella vita di tutti i giorni sono di difficile percezione.
Le giornate in genere si aprono con loro due che entrano - sempre per mano! - nella stanza dove, già sveglio, attendo che loro si alzino.
Mi compaiono davanti, aprendo la porta, per poi correre verso il letto in un abbraccio a quattro mani violento e irruento.
Stamattina Pilù, tra un bacio e un abbraccio strettissimo mi sussurra all'orecchio, non so perché:
- Papà, è vero che tu non ci lascerai mai?
Oppure BiBì, che seria seria mi dice:
- Papà, è vero che io e te ci sposiamo a Roma?
- ...
E poi in giro tutto il giorno, su per i monti, in piscina, lei che si gira verso di me e sculettando mi alletta con un lascivo 'Seguimi!'; e poi gite in pineta, giochi sull'altalena, spesa in paese, polenta e salsicce, abbracci alle gambe accompagnati da migliaia di 'ti voglio bene', gelati consumati tra coni che colano e cucchiaini stampati su magliette appena cambiate...
Credo che queste vacanze me le ricorderò, sicuro.

Essere padre è la cosa più bella del mondo.
Almeno per ora...

Ps. Per esempio, in questo momento arriva BiBì (ore 15,00...) si avvicina con aria furbetta e mi urla in faccia un 'voglio la zuppa'!'. E io che faccio?

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