giovedì 1 luglio 2010

La finale del campionato

Ci colleghiamo con la famosa stanza da letto.
Oggi la finale del campionato del mondo.
Ecco, i due protagonisti sono sul 'campo', si stanno riscaldando...


Pronti? Via! 
E' iniziato lo scontro tra i due contendenti.
Nei primi momenti, a differenza del pronostico che dava Lui più intraprendente, è Lei che fa le prime mosse.
Si avvicina, lo spoglia - la folla esulta - e Lei riesce anche ad abbracciarlo con sensuale voluttà e trasporto impensabile.
Lui ha una reazione. La miglior difesa è l'attacco, oppure lasciar fare?
Si organizza velocemente, armeggia anche Lui con i vestiti di Lei, raggiunge i luoghi più nascosti, è inseguito dalle mani di Lei, ma non demorde. Il tifo si fa caldo, caldissimo.
La mente di Lei è concentrata. Si vede che fa molto allenamento e il programma di training della federazione per arrivare pronti allo scontro sembra dare i suoi primi frutti.
Ma anche Lui non scherza.
Volano dei baci.
Qualche carezza.
Qualcosa di più intrigante.
A ogni attacco l'altro risponde con altrettanta determinazione.
Il tempo scorre.
La partita sta per finire, ci avviciniamo ai dieci minuti sanciti dal regolamento.
Ecco lui che continua, lei che rintuzza, lui che arretra, lei che avanza... 
E' un turbinio di mani, bocche, braccia e gambe. 
La gente sugli spalti ormai sta fremendo...
A un certo punto, succede qualcosa
Uno comincia a pensare al torneo di golf del week end, mentre l'altra cerca di memorizzare il numero dell'amica che l'ha chiamata poco prima.
Lui si immagina cascato su una poltrona a dormicchiare. Lei a una conferenza di filosofia teoretica che mette a confronto Spinoza con il commissario Basettoni.
Sugli spalti comincia a volare qualche fischio.
L'arbitro consulta l'orologio.
Sono arrivati i dieci minuti canonici. Non c'è recupero.
Fischia la fine
Si spengono le luci. Gli amici se ne vanno.
Tutti negli spogliatoi, soddisfatti o rimborsati.


Dieci minuti e nulla più!!!
E poi dicono che il mondo è in crisi di valori...di scelte...di piaceri!

Nessun commento:

Posta un commento

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...