mercoledì 30 giugno 2010

Le donne si vedono dal mattino

Per aumentare il logorio della vita moderna (senza neanche un Cynar per tirarsi su), la nostra tata di fiducia si è pure distrutta un piede, oltre ad averci dato il benestare a partire da settembre visto che si trasferisce e forse si sposa.
Quindi per qualche giorno è tagliata fuori, e gli Squali devono essere ripescati ogni fine pomeriggio da qualcun'altro.
Chi? Io naturalmente, almeno in questi primi giorni.
Oggi dopo avere recuperato prima BiBì con la moto - 'papà questo casco è un po' pesantino' sentenzia ogni volta che lo deve indossare - è stato il turno di Pilù, ormai in una scuola materna deserta. Le famiglie normali o ritirano i figli prima o sono già scappate al mare, in montagna o ai laghi.
Milano appena finiscono le scuole vere, si svuota. È incredibile, ma cambia letteralmente faccia. Diventa quasi bella da vedere, da vivere. Poco traffico, poco caos...una meraviglia.
Ti accorgi di quanta gente non lavori, di quanti facciano le ferie in questo periodo, di quante donne si possono permettere il lusso di eclissarsi dalla grande città per raggiungere località amene più o meno vicine.
Dopo un massacro vero e proprio nel parco di casa, dove si sono ritrovate vere bande di ragazzini delinquenti che si prendevano a pallate d'acqua e si facevano la guerra con fucili a percussione acquatica - ai quali Pilù si è prontamente aggiunto - finalmente facciamo ritorno a casa. Zuppi!
Che fare? Si fa il bagno, punto.
Riempio la vasca, BiBì comincia a buttarci dentro di tutto, e Pilù senza smentirsi mai, comincia l'analisi dell'acqua, della sua temperatura e probabilmente della sua composizione chimica.
Finalmente inizia il bagno.
Avete presente? Immagino di sì. Casino totale, urla, pupazzetti che volano come ufo, acqua dappertutto e papà piegato a metà per il mal di schiena.
Escono, si asciugano, mi dicono entrambi che mi vogliono bene, mi abbracciano, e poi ci dirigiamo verso la cucina dove consumare il meritato rancio.
Sembra quasi un film di Walt Disney.
Eppure l'epilogo è quasi hitchcockiano.
Arriva la loro madre e BiBì dopo aver cominciato a ignorarmi, si gira verso sua madre le dice:
- Papà è brutto. Brutto e cattivo!
Mia madre in perfetto dialetto cremonese avrebbe detto: 'Teh, ciapa sü!'
Che vuol dire, con tutto quello che hai fatto questo è il ringraziamento.
Ci sono rimasto male, e soprattutto la mia schiena ha avuto un doloroso sussulto.
Ma poi mi sono detto che il paradiso non lo vedrò mai, che le donne si vedono dal mattino e che in fondo sono solo un papà di una certa età che ha già avuto tanto.
Mi dicono sempre che devo guardare quello che ho e non quello che manca.
Obbedisco!!!

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