sabato 5 giugno 2010

Un tranquillo week end di...

Il weekend con gli Squali naturalmente si sviluppa in modo completamente diverso dai proclami.
Ieri sera Pilù è andato a mangiare dal suo amico. Quindi una volta a casa mi sono trovato BiBì - con la tata - malinconica e triste.
Appena entrato, guardandomi, mi sbatte in faccia:
- Voglio la mamma! e urla e strepita.
Io ancora con la borsa in mano e la giacca nell'altra vivo in diretta la tentazione di fare dietrofront e andarmene.
Ma siccome sono di sinistra, siccome sono un padre consapevole che vive in modo coinvolto e partecipe la paternità negli anni duemila - ma soprattutto perché la tata deve andarsene - tiro un profondo sospiro e mi butto nella mischia.
La tata se ne va.
A noi due, Furia di dio, penso guardandola negli occhi.
- Tra poco andiamo a prendere Andrea?
È come se scattasse un interruttore. È come se qualcuno da remoto abbia innescato un un processo virtuoso impensabile pochi secondi fa.
- Sììì.
Mi sorride, scende dalla sedia, mi abbraccia, prende le scarpe e si mette davanti alla porta.
Dagli amici è adorabile, gioca, fa la carina e aun certo punto mi dice 'ti voglio bene'. Roba da far venire a nevicare a giugno.
Poi torniamo a casa e tutti e due, senza colpo ferire, con il loro latte della sera, si infilano a letto e tempo 10 minuti dormono già.
La serata è tutta mia.
C'è una fila di donne che mi aspettano, e finalmente possono raggiungermi.
Sì, le infinite protagoniste dei miei libri, meravigliosi compagni di queste serate in solitudine, insieme a tanti sogni, pensieri, progetti, ambizioni.
La notte, poi, porta consiglio...

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