martedì 16 febbraio 2010

Un mondo di inutili

Ci sono quelli che negano l'olocausto.
Ci sono quelli che dicono che i neri sono razza inferiore.
Ci sono quelli che dicono che i comunisti mangiano i bambini.
Finalmente, ci mancava!, è arrivato uno che dice che i meridionali d'Italia sono più arretrati, oppressi dalla delinquenza organizzata, che mangiano peggio (solo questa urla vendetta!) e sono meno istruiti perchè sono più stupidi, meno intelligenti.
Questo lo dice, in una ricerca circostanziata, tale Richard Lynn, docente (robe da pazzi!) universitario che pubblica questa chicca su una rivista britannica che si chiama Intelligence (un nome un programma).
Allora, aldilà della rozzezza delle tesi che si spiega da sé, aldilà della stupidità profonda dlle conclusioni, aldilà di tutto ciò, la questione che si pone, e che ogni volta che si vota mi batte nella testa, è se il sistema democratico, la possibilità che ognuno possa dire e fare quello che vuole, sia oggi, un plus oppure un minus.
Essere in democrazia non dovrebbe autorizzare chiunque a pronunciare e diffondere ogni schifezza che passa per il suo atrofizzato cervello. Essere in democrazia non significa ergere a ricerca scientifica ogni spudorata tesi razzista o ogni presunta analisi antropologica e sociale con conclusioni palesemente assurde e infami. Essere in democrazia non dovrebbe consentire a chiunque di rendere pubblica, e imporla!, la propria pochezza intellettuale e i propri limiti psichici.
Essere in democrazia, mi permettano i signori del Corriere, non vuol dire essere autorizzati a pubblicare la feccia delle feccie delle notizie.
Proprio no.

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