I miei figli stanno superando tutti a sinistra.
Traduco: stanno diventando vere e proprie schegge impazzite rendendo tutto molto, molto pericoloso.
L'altro giorno Pilù, con la sensibilità tipica di chi sa scegliere interlocutori e momenti giusti, in separata sede sussurra a sua nonna una notizia terribile.
- Nonnaaa, A. (la nostra amata Tata che vorremmo non ci abbandonasse mai almeno fino a quando tutti e due gli Squali siano sposati con prole) se ne va a Verona, dal suo fidanzato. Le hanno dato una scuola là e quindi se ne va.
La nonna, allarmata, informa i genitori, cioè noi, e noi caschiamo dal pero.
L'informazione viene condivisa la sera, quindi senza possibilità immediata di verifica.
Si passa la notte insonni. Trovare una persona di fiducia, che voglia bene ai bimbi, simpatica e brava e gentile, a Milano è un'impresa spaventosamente ardua, complicata, ricca di incognite. Quando ce l'hai non la molleresti più, la proteggi gelosamente, la difendi con i denti. E A. è veramente impagabile.
La sera dopo, quando rientro a casa dove trovo gli Squali in compagnia di A., con una paura fottuta, le chiedo lumi in attesa di un verdetto terribile.
- A., è vero che da settembre te ne vai da Milano e ci lasci qui nei guai totali e mondiali? le chiedo con già le lacrime agli occhi, le mani che tremano e il cuoio capelluto che si rizza come gli aculei di un istrice.
- No perché? Sono ancora giovane, prima o poi se le cose funzionano mi sposerò e forse mi trasferirò a Verona. Ma è ancora presto, molto presto.
Avete presente un gigantesco pallone che si sgonfia e si accascia su se stesso deformandosi in modo orrendo e scomposto? Bene, io in quel momento, mischiato tutto a un senso di pace, di rilassamento e di felicità infinita. Il nirvana, nient'altro.
Il futuro ancora mi arride e la vita è una cosa meravigliosa.
Ma pensate che sia finita qui? No, perché Pilù è ricco di risorse. Pilù è come il terreno della Siberia: ricco di gas a strafottere.
Infatti lei mi guarda, di traverso e mi spara a brutto muso:
- Piuttosto pensavo che voi mi voleste lasciare a spasso!
- Scusa? le chiedo.
- Pilù l'altro giorno mi ha detto che a settembre, visto che lui va alle scuole elementari e BiBì va alla scuola materna, tutto nuovo!, cambiate anche la Tata.
Io la guardo con gli occhi fuori dalle orbite.
- Ma non è vero!! le urlo in faccia.
Ci guardiamo, ci scrutiamo e scoppiamo a ridere contemporaneamente.
Pilù ci guarda e non capisce perché.
A quanto pare tutto questo è quanto sta succedendo a un suo compagno di scuola. E' semplice solidarietà cameratesca.
E' inutile sottolineare che i capelli grigi sono, in modo incontrollato, aumentati a dismisura.
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