Sono in fila al supermercato.
Con il mio carrellino, le mia quattro cose dimenticate, e recuperate all'ultimo. Sono le 20,30, dopo una giornata di lavoro. Il problema è il latte di cui gli Squali fanno abbondante consumo e che spesso manca all'appello.
Il supermercato è praticamente vuoto.
Alle casse automatiche a un certo punto si sente del movimento, con una voce sopra le altre.
- Cosa ci vuole? Prendi la 'pistola' (il lettore del codice a barre), la punti sul codice del prodotto e così la cassa 'legge' il prezzo. Ma cosa ci vuole, per la madonna?
E' una signorina alta un soldo di cacio, dipendente del supermercato stesso, bionda ariana, che pronuncia questa gentili e suadenti parole.
- Ma quante volte te lo deve spiegare? continua antipatica concludendo la conversazione.
Il suo interlocutore? Beh naturalmente l'immigrato di turno, un cingalese o indiano chessia.
Che la guarda in evidente difficoltà, con un sorriso di circostanza, minuto.
Io non ci ho visto più.
Ad ampie falcate la raggiungo e con gli occhi fuori delle orbite e le vomito addosso:
- Ma lo sa che il signore è un cliente? Perché deve essere così antipatica e scostante? E poi perché gli dà del tu nonostante potrebbe essere suo padre? Forse perché è di colore?
E le pianto i miei occhi nei suoi, come lame, in attesa di una sua risposta.
Lei comincia a balbettare, ad arrampicarsi sui classici specchi, si agita.
- Forse è il caso che mi chiami il direttore del negozio, concludo. - O vuole che mi rivolga ai giornali?, sparo alto per metterle paura.
La cosa finisce lì, con qualche inopportuna e falsa scusa, con qualche curioso che assiste alla scena e naturalmente non interviene.
Insomma nulla di che.
Ma io perché devo andare in giro a fare il paladino dei diritti in questa battaglia tra disperati da una parte e deficienti dall'altra?
E il primo ancora che mi dice che non siamo un paese razzista...
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Avrei pagato biglietti verdi per vederti!!!!!
RispondiEliminaBravo Paolo.
Un saluto con molta stima, ciao Nik
Grazie Nicoletta. Ogni giorno vedi più farabutti che persone normali. Come si dice a Milano, la cosa si sta facendo sempre più spessa. E il senso di vomito sale. A presto.
RispondiEliminap