martedì 1 dicembre 2009

Tutto quello che vuoi

BiBì mi è sempre più 'vicina'.
Avanza ogni giorno, sempre di più.
Intendiamoci, urla e sbraita lo stesso, si incavola come una bestia ogni volta può.
Ma sta cambiando l'atteggiamento nei miei confronti.
Da giorni riusciamo, anche con sua madre presente, a passare qualche quatro d'ora insieme, giocando, divertendoci.
Ed è da un paio di giorni che quando rientro in casa mi viene incontro abbracciandomi.
Oppure la sera. Si avvicina ancheggiando e sussurrando 'Papàààà', mi viene in braccio, ci facciamo qualche coccola e ci mettiamo a leggere una storia.
Tempo cinque minuti, quasi come si accorgesse o si ricordasse, si divincola, scende dalle mie ginocchia e mi lascia quasi nello stesso modo in cui si è avvicinata.
Ma è bello stringersi al petto la propria figlia, sentirle recitare il proprio nome, chiedere del papà. E' molto bello, anche per pochi minuti.
Aspetto con ansia, come mi dicono, il momento in cui la simbiosi padre/figlia, tanto decantata e paventata, diventi un'inelluttabile verità.
Nel frattempo mi godo questi primi attimi.
E appena un po' più grande, shopping convulso!!!!!!

Nessun commento:

Posta un commento

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...