Pilù insiste nel richiamare alla memoria la nonna (che per lui era una bisnonna) che se ne andata da poco.
Sempre più spesso ne parla, la racconta. E' strana questa cosa.
Forse è una personale elaborazione del lutto, forse è una semplice nostalgia.
Ieri sera, succhiando una caramella, ha espresso il desiderio di portarle qualche dolce.
- A cosa piaceva di più alla nonna Angela? Le caramelle?
- Ma non credo, rispondo io. - La nonna mangiava pochissimo. Forse amava di più i biscotti.
- Allora le porto i biscotti, fa deciso.
- Ok. Ma alla nonna, sopra tutto, piaceva leggere. Perché non le porti un bel libro?
- Va bene!! Gliene porto dieci!!
La mediazione è quindi terminata, con lui che sgambettava contento per la casa per avere fatto quadrare il cerchio.
Sembra esorcizzare così la mancanza venutasi a creare dopo il primo lutto della sua berve vita. Forse in questo modo gli sembra che sia ancora tra noi.
Pilù è una forza, non c'è che dire.
Scatena i migliori affetti.
E per fortuna, è mio figlio.
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