mercoledì 6 maggio 2009

Un po' di tempo, solo un po' di tempo...

La convivenza oggi è durissima. Non tanto perché gli affetti siano scemati o perché il rispetto reciproco sia ormai un lontano ricordo, ma semplicemente perché la vita è sempre più complicata.
L'obbiettivo di ognuno è quello di ritagliarsi un piccolo spazio quotidiano per, a scelta:
- stare in silenzio
- leggere
- parlarsi senza urla in sottofondo
- riposarsi
- progettare
Con i figli, piccoli poi, diventa quasi impossibile.
Oggi ci viene propinata la sontuosa ricerca Ocse in cui gli uomini italiani avrebbero circa ottanta minuti in più delle donne corrispettive per sé.
Io capisco che è una media e visto come è distribuito geograficamente, culturalmente ed economicamente il nostro paese, capisco anche si raggiungano cifre di questo tipo.
Ma oggi per una famiglia, con genitori entrambi impegnati professionalmente, in cui troneggino figli, in una città allucinante come Milano, tra le più care al mondo, bene, una famiglia così ha ben poco da scialacquare in termini di tempo libero. E un uomo che fa parte della propria famiglia e che non è uno stronzetto bamboccio attaccato alle gonne della madre ('stasera calcetto', ma ti prendo a calci!!!), ha l'obbligo di fare la sua parte in tema di operatività casalinga, educazione dei figli, contribuzione economica al benessere di tutti ecc ecc ecc. E non per aiutare ma per fare e basta.
Io questi ottanta minuti in più non li vedo, ma non li vedo proprio in assoluto.
La giornata è un continuo rincorrere, piegarsi, prostrarsi, uscire, rientrare.
Oggi parlare con la moglie lo puoi fare nei tragitti in auto, se gli squali si addormentano, dopo le dieci di sera quando hai quel quarto d'ora prima che le palpebre crollino definitivamente, telefonandosi (sic!) oppure, oppure non lo so.
Si sta diventando maestri delle conversazioni mignon: si inizia un discorso, ci si interrompe, lo si riprende, lo si sospende, lo si riagguanta dopo ore, lo si riperde, a volte definitivamente, senza raggiungere alcuna conclusione.
Un tempo sognavo viaggi in luoghi lontani, alla ricerca di 'nuove forme di vita' come recitavano i telefilm di Star Trek.
Oggi desidero ardentemente un'ora da solo con mia moglie, una cena fuori senza l'ansia di rientrare o, azzardo!, un week end al mare, con cenetta al sabato sera, un buon vino, del pesce.
Basta volerlo, mi sembra già di sentirli.
Palle cari miei, bisogna solo poterlo fare.

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