venerdì 23 dicembre 2016

Abilitazione

Leggo questo.
Come provocazione ha un suo senso, visto il vomito ormai che riempie la rete, le bufale, le 'aggressioni', gli spazi riempiti da persone infime e maleodoranti.
Non so bene come si potrebbe fare, ma sicuramente ormai siamo a un punto qualcosa sia necessario fare.

Ma io ho ormai un chiodo fisso, in termini di patentini, abilitazioni e certificazioni di capacità.
È quello delle lezioni. Morto ormai il suffragio universale - visto la sempre più infima partecipazioni alle lezioni, nostrane e in giro per il mondo - forse è meglio concentrarsi su chi ancora insiste ad andare a votare ogni volta, ancora con voglia di incidere.
Ma se a livello numerico il voto vale UNO, indipendentemente da chi lo esercita e dalla scelta, credo che comunque sia sempre più necessaria una sorta di certificazione, di valutazione delle conoscenze e di sensibilità civica dell'elettore.

Se non sai le regole di base di quella che un tempo si chiamava educazione civica, se non sai che l'Italia è una repubblica parlamentare, se non sai che il presidente del consiglio lo nomina il capo dello Stato, se non sai che i ministri li indica il presidente del consiglio, se non sai che le regione hanno competenze specifiche, se non sai che il sindaco è eletto direttamente e ha ruoli territoriali definiti, se non sai che la Chiesa è un altro Stato, se non sai che le persone che ci rappresentano e che decidono per noi le eleggiamo noi, se non sai che le leggi devono essere rispettate e non aggirate, se non sai che le tasse sono da pagare e fine, se non sai che il sistema solare ha come centro il sole e non la terra, se non sai che giusto dare i diritti a tutti indipendentemente da sesso, religione e colore politico, se non sai che abbiamo la costituzione più bella del mondo, se non sai che bisogna avere rispetto delle donne, dei bambini e del mondo intero, se non sai che la violenza è vietata, che rubare è vietato, se non sai...

Ecco un esamino su almeno questi concetti di base sarebbe necessario. Se passi voti. Se non passi, vai a ripetizione, rifai l'esame e poi ritenti.
E, ahimè, ormai non è più tanto una provocazione.

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