martedì 22 novembre 2016

Revenge

È proprio vero che che se cambiano i riferimenti, a un certo punto, cambiano anche le passioni, gli interessi, oltre che le sfide.
Oltre a segnalarmi con affettuosa puntualità gli oroscopi, di cui continuo ad avere una sana e assoluta caustica diffidenza, ora mi segnalano anche le serie tv.
Oggi le serie televisive, in genere americane, sono diventate la nuova frontiera dell'eccellenza recitativa, della creatività artistica.
Molte sono horror, insopportabili, molte sono sono sitcom leggere e molto yankees, e quindi inutili, alcune sono veramente affascinanti.
L'ultima segnalazione mi ha portato a Revenge (Vendetta).
È la storia di una giovane donna - bellissima, oltre ogni immaginazione - che ha subito la perdita del padre dopo che era stato accusato, e condannato, per un attentato terroristico.
Tutto falso, frutto di un complotto di un'organizzazione segreta in collaborazione con una famiglia tra le più ricche del mondo conosciuto, con fini economici e soprattutto di potere.
La serie si sviluppa, in un crescendo a volte grottesco, nel racconto di come la giovane bellissima donna si vendica, eliminando e facendoli cadere in disgrazia, tutti i protagonisti della sua vicenda familiare. In un intrecciarsi assoluto di amori, tradimenti, omicidi, incroci, maternità, droga, pistole e cotillons.
È fatta molto bene, ben recitata, con attori che, almeno di viso, già si sono incontrati in altre serie o in veri e propri film.
Lei è un sogno, rafforzato dalla cattiveria e dalla determinazione del suo operato che la rende ancora, se possibile, più affascinante.
Fotografa fino al particolare più stretto quale possa essere il (non)limite della cattiveria, dell'odio, della voglia di far male a qualcuno.
Ognuno, se vuole, si cala nella narrativa come meglio crede, si confronta, fa le sue considerazioni.
Dà da pensare, e molto. E affascina, e molto.
Il male, come direbbe Darth Vader, attira quasi, o forse di più, del bene. 'Luke, figlio mio', cito a memoria 'non sai quanto è potente il lato oscuro'.
Ecco, non so se sono stato sempre dal lato candido della forza, ma ora sono molto attratto da quello più oscuro, più determinato, meno disposto a giustificare e a comprendere.

Il male è parte integrante della vita di noi tutti e, a volte, è la scelta che fa più bene.
Per sé, sicuramente Per gli altri, a questo punto, non importa più.

'Sta attento a chi concedi la tua lealtà. 
Le persone di cui ti fidi la pretendono, i tuoi peggiori nemici la desiderano. 
E le persone a cui tieni di più finiscono sempre per abusarne'

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Ho 67 anni tra qualche giorno. E sono iscritto alla magistrale di storia.  Diciamo che sono un po' fuori tempo, un filino in ritardo dir...