martedì 22 ottobre 2013

Dio è vivo?

E lotta insieme a noi?
Questa notizia se non fossa drammatica - per i suoi trascorsi sociali e di violenza vera - farebbe sorridere se non sbellicarsi dalla risate.

In sintesi.
Uno dei capi del partito neonazista ungherese, antisemita e chi più ne ha più ne metta, terzo alle ultime elezioni politiche del paese, non so come, forse con una banale ricerca con Google oppure fa delle ricerche personali, fatto sta che scopre dal suo albero genealogico di essere di origine ebrea.
Booooommmm!!!
E quindi si pente, si scusa per la cultura d'odio diffusa a piene mani di questi anni e si dimette.
Bello.
Contrappasso?
Nemesi?
Ora voglio vedere cosa succede, però.
I 'compagni' di viaggio che il signore (si fa per dire!) si era scelto non sono di certo delle mammolette che sprizzano comprensione da tutti i pori, anche perché devono proteggere la loro base elettorale e devono quindi conservare la loro immagine granitica.
Una domanda sorge spontanea, forse ingenua: ma non si può impedire per legge a questa gente di rialzare la cresta? e la Ue così integerrima e intransigente sui conti pubblici perché latita?
Mah, mi sento sempre più un pesce fuor d'acqua.
E ormai boccheggio.

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