mercoledì 25 aprile 2012

25 aprile, sempre più amaro


Il 25 aprile, la festa di tutte le feste, la data che ha permesso a questo disastrato paese di essere, almeno fino a prova contraria, libero e democratico, si celebra oggi. Non è una festa di unità, nonostante le ciance di qualche politico.
Questa è la festa di chi ha vinto. È la festa del bene, della parte giusta che ha sconfitto quella del male e quella sbagliata.
Nessuna pietà, nessuna riconciliazione, nessun perdono.
Quello che questo paese ha dovuto subire in quel ventennio, guerra e persecuzioni, non può essere dimenticato. Anzi. Ogni anno deve essere ricordato, con sempre maggiore forza, con determinazione.
Ma questo è un paese senza memoria, senza storia, senza cultura, senza senso civico e senza solidarietà.
È ormai un paese alla deriva che cerca ogni giorno di fottere il prossimo, avanzare con il trucco, fare soldi con la finanza creativa.
Non so chi è d’accordo con me, ma fondamentalmente ormai non mi interessa più.
Se dopo il sacrificio di migliaia di persone, disinteressate e solo con lo spirito di salvare il paese, oggi dobbiamo avere avuto al governo fascisti dichiarati, presidenti di regione che sarebbero impresentabili anche durante il ventennio, schifosi para-cattolici di destra che professano odio, corruzione e deviazioni di ogni tipo, credo che il paese sia insalvabile, ormai pronto all’esplosione definitiva.
Sono i miei figli che mi preoccupano, sennò avrei già mollato gli ormeggi e sarei già migrato verso luoghi che almeno hanno ancora l’orgoglio e la forza del proprio passato. E che non puzzano come il nostro.
Ci rimane il ricordo di tanti giovani - comunisti in grandissima parte, ricordatevi! - che a proprie spese e con il sacrificio della propria vita hanno permesso a tutti noi oggi di viaggiare, fare i weekend, andare agli happy hour,  votare ogni due per tre...
Italia mia, sei proprio in fondo.

lunedì 23 aprile 2012

La paghetta settimanale all'egiziana

Oh, ma vi rendete conto?
47mila euro la settimana. Alla faccia della paghetta settimanale.
A me, i miei genitori s'intende, davano prima mille lire, e poi quando ero diventato 'grande' erano arrivati alla cifra astronomica di 5mila lire, anche se non tutte le settimane. Ed ero già piuttosto grandicello...
Chissà cosa doveva fare, 'sta nipote di Mubarak, per una cifra simile? E lo dico senza malizia, credetemi.
È vero che il denaro ha un valore commisurato a quanto se ne ha. Ma porca miseria, 47mila euro sono tanti, ma proprio tanti.
E una cifra simile significa, se è vero, che la signorina si portava a casa - se proiettiamo la cifra su base annuale - circa 2milioni e mezzo di euro, feste comprese. Cifra stratosferica!
Chissà se la cosa è andata avanti per tanto tempo o cosa. Non ho una curiosità così morbosa, da leggere gli articoli usciti oggi su tutti i giornali online. Basta l'idea, d'oro direi!
E la cifra conferma che le cene, piene di spirito e di sottile esclusività, erano veramente appuntamenti eleganti, delicati e soprattutto a esclusivo obbiettivo culturale.
Altro che le continue e reiterate speculazioni media e degli avversari politici, volte a gettare fango gratuito su l'unico vero liberale in vita.
Siamo veramente un paese esclusivo, raffinato ed elegante.
E non ci rendiamo conto di cosa ci stiamo perdendo!




martedì 17 aprile 2012

I soldi ai partiti

Si respira un'aria pessima, schifosa, piena di risentimenti, piena di odio.
E in questa aria, in questo mefitico ambiente, è proprio il momento di stare calmi, prendere un bel respiro e cercare di usare il cervello e non le parti basse, soprattutto quelle che sono posizionate sul retro del corpo.
Chi non è furibondo, dopo questa sequela di scandali, furti, appropriazioni, arraffi e compagnia bella?
Chi non si domanda cosa ci stiano a fare i referendum, se non viene rispettato e anzi bellamente ignorato?
Chi non ha voglia di vedere solo morti, feriti e tanto sangue, senza pietà?

Tutti credo. Tutti, compresi molti dei militanti ed eletti dei partiti, oneste persone che si spendono e lavorano onestamente e seriamente e che si sentono messi in un unico calderone, oltre a sentirsi frustrati e depressi.
Ma il problema non è questo.
Qual è l'alternativa?
Se ne leggono in giro di ogni tipo.
C'è chi propone di mandare tutti a casa e nominare 500 saggi (chi li nomina? chi sono 'sti saggi? che garanzie hanno?) che gestiscano lo stato e che lo ri-formino; poi ci sono quelli che dicono che deve andare al potere l'esercito; chi dice che l'antipolitica deve prendere il sopravvento; chi si indigna su Facebook...
Io penso che un elemento che sancisce il livello di democrazia sia la presenza di un finanziamento/rimborso ai partiti, in modo che possano esistere, operare e assolvere alla loro funzione istituzionale sancita dalla costituzione.
La rappresentanza politica, la sua esistenza, la sua capacità di operare nelle istituzioni e nel parlamento, sono un baluardo contro lo strapotere delle lobbies, contro i gruppi organizzati che manipolano voti e persone, a favore della maggioranza dei cittadini.
Senza soldi, i partiti, dovrebbero ricorrere ai finanziamenti privati. In una nazione, dove la criminalità organizzata ha in mano metà del paese, dove le ricchezze sono sempre più concentrate in poche mani, il risultato sarebbe devastante, molto più pericoloso della situazione odierna.

L'obbiettivo, secondo me, non è negare una qualsiasi forma di finanziamento ai partiti e alla politica, ma fare in modo che le norme, i controlli, i i bilanci, le clausole, le regole e chissà che altro, impediscano di fatto a chicchessia di accaparrare somme ingenti, usarle a fini personali, speculare e quant'altro.

Leggo con terrore che Grillo cresce nei sondaggi.
Volete un presidente del consiglio che urla cazzate dalla mattina alla sera, che non ha alcun progetto politico ed economico tranne che vomitare oscenità? Oppure uno con gli stivaloni che urla qualche supremazia di razza su altri?
Pensateci bene.
Pensiamoci tutti molto bene.

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...