Mi tirano le orecchie che non scrivo più.
Centinaia di migliaia di fan tramite email, lettere cartacee, persone vicine a voce...
Non credevo di avere così audience ed estimatori.
Ma aldilà di tutte le considerazioni, hanno ragione almeno per un semplice motivo: adoro scrivere, mi rende felice, mi soddisfa la mente e mi riempie il cuore. Quindi s'ha da fare.
Il periodo è durissimo, difficile, faticoso, sfibrante sia dal punto di vista fisico sia da quello psichico. È un momento storico per uomini forti, i deboli soccombono, come nella giungla.
Ma devo riuscire a ritrovare entusiasmo, voglia, tempo, almeno per continuare quell'opera di raccolta di notizie e fatti che raccontano la mia vita, i miei figli, il nostro tempo.
Queste pagine non hanno pretese alcune, né letterarie, né giornalistiche, né politiche.
È solo un esercizio che mi piace, molto, anzi moltissimo.
Quindi bisogna continuare, per quel miliardo di fan che si dispera, ma soprattutto per me.
La pausa festiva aiuta.
Riprendiamo da una notizia di qualche giorno fa, triste anche se 'naturale', rilanciata oggi da un'altra notizia ancora più commovente.
Qualche giorno fa abbiamo letto, con tristezza, la scomparsa di uno dei personaggi che ha accompagnato la mia crescita e di migliaia di giovani italiani nati negli anni Cinquanta, e che si sorbivano la Tv dei Ragazzi negli anni '60. Ci ha lasciati Febo Conti, straordinario inventore - oggi si dice così - di format televisivi, e in particolare padre naturale di 'Chissà chi lo sa', torneo settimanale a quiz per le scuole medie (se ricordo bene).
Un appuntamento obbligato per me e i miei coetanei del tempo.
Garbo, straordinaria simpatia, affabilità innata, gentilezza...tutto questo era Febo Conti, con il suo viso simpatico e il suo naso a patata.
Leggevo recentemente che in un incendio in qualche archivio Rai è andato tutto distrutto lo storico della trasmissione, che infatti non ha mai visto repliche e nemmeno un qualche sporadico spezzone nell'unico canale di stato che ancora merita attenzione, e cioè Rai Storia.
Questa è l'unica cosa che sono riuscito a trovare in rete: http://www.youtube.com/watch?v=MEfUVGgoOqY. L'ospite è Ugo Tognazzi, mica paglia, a testimonianza dell'importanza del programma.
Ma non è finita, come dicevo. La notizia di oggi è ancora più toccante, sconvolgente per alcuni versi.
Italia Vaniglio, stella dell'avanspettacolo, compagna di una vita di Febo Conti - erano sposati dal 1953 - a quattro giorni dalla morte del marito, decide di raggiungere il marito procurandosi un infarto e abbandonando ogni vanità terrestre.
Una storia commovente, che conferma che l'amore 'eterno' esiste, almeno per qualche sparuto essere vivente, probabilmente protetto dal Wwf.
Bellissima e tristissima storia.
Il mondo, anche dopo i Maya, ha ancora qualche speranza.
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