venerdì 2 settembre 2011

Gira, svolta, torna...

Per il manovratore, una manovra, con una contro-manovra, una correzione, una marcia indietro e un'accelerata, comporta quasi sempre o andare addosso all'auto parcheggiata davanti, oppure andare a sbattere violentemente contro il muro di quella casa, che chissà come mai, è stata costruita proprio lì.
Questo è il destino della manovra finanziaria, lacrime e sangue per alcuni, iniqua per altri, e cialtrona e inutile per altri ancora, che dovrebbe, dopo settimane di cambio rotte, essere approvata, forse, non si sa mai, ma chissà chi lo sa?, entro la settimana (questa?).
Io ormai lo ripeto a oltranza.
Questi non sono solo fascisti.
Questi non sono solo razzisti.
Questi non sono solo localisti beceri che odiano anche il loro vicino di casa.
Questi non sono solo un'allegra brigata di amici con obbiettivi poco chiari.
Questi non sono solo un'accozzaglia di uomini che si odiano.
Questi, purtroppo, sono incompetenti, cialtroni, incapaci, inetti e pure senza attributi.

E ci portano, inesorabilmente, verso la bancarotta, verso lo sputtanamento internazionale.
Il paese che ha insegnato al mondo come vivere, come mangiare, come vestirsi, l'arte, la cultura, la bellezza e non so che altro, oggi è solo una macchietta sulla bocca di tutti, uno sputo in un oceano sempre più grande.

Sono stomacato, dai protagonisti, e ancora di più dai portaborse peones senza arte né parte, ma con solo quattro spiccioli in tasca.

Mi dimetto, anche se non conta proprio, ma proprio niente.

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