domenica 22 maggio 2011

Furibonde incazzature

Ora sono io che lo cerco.
Con la bava alla bocca, con la voglia di rivalsa.
Perché va bene tutto, va bene che l'uomo è l'uomo, è fragile e 'peccatore' di suo, ma questa storia proprio non mi va giù. Ed è l'ultima di tante, tantissime, quasi tutte occultate, nascoste, con grandi sospetti di connivenza e di cmplicità.
Mi ritrovo nel quartiere a giardare dietro le case, tra le gente che incrocio in strada.
E finalmente mi si para davanti.
- Io sarò miscredente, io sarò ateo, sarò un povero uomo semza credo. Io sicuramente friggerò all'inferno insieme ai peggiori peccatori della storia dell'umanità. Io di certo verrò condannato all'eterna oscurità.
Lui mi guarda, un po' sbigottito, incredulo. Credo che in questo caso i suoi superpoteri non siano serviti a molto, che la mia mente non gli abbia rivelato nulla in anticipo. Credo che mai come oggi fosse vicino a essere e a pensare come un povero uomo mortale.
- Di cosa parli?
- Di cosa parlo? Come di cosa parlo... Tu che sei così perfetto. Tu che dividi tra il bene e il male. Tu che giudichi, sempre e tutto, mi chiedi di cosa parlo?
Continua a fissarmi. In attesa di risposte.
- Di qua e di là del cielo siete tutti uguali. Che mi dici di queste sporche storie di sacerdoti e preti e compagnia cantando che allungano le mani sui figli del popolo che li affida loro con fiducia, speranza e credo nel dio che dovrebbero rappresentare?
Vedo che comincia a capire, e infatti abbassa gli occhi.
- Che mi dici di questi sporchi esseri che rovinano la vita di giovani bambini e ragazzi e delle loro famiglie per poi, in genere, essere anche protetti, nascosti fino a quando qualcuno denuncia, e la polizia interviene?
E continuo.
- E che mi dici di pulire tutto con bibliche scuse che puzzano lontano un miglio di falsità cosmica?
E concludo.
- Con quale diritto voi da duemila anni giudicate, condannate, assolvete, quando la storia della chiesa è costellata di ogni nefandezza, di furti, di omicidi, di lotte per il potere, sempre a fianco dei peggiori che il mondo ha partorito?
Ero furibondo. Ma leggere le ultime notizie sull'ennesimo caso di violenza sessuale e di pedofilia da parte del solito pretucolo di provincia che tutti conoscevano, mi fa venire il voltastomaco, dimenticando anche le più elementari tutele giuridiche.
- Tu hai ragione. Ma non generalizzare, non lasciarti trasportare dalla voglia di vendetta. È inutile. Io sono qui proprio per riscattare, perdonare, proteggere e 'rivoluzionare'.
Io lo guardo con sinistra diffidenza.
- Non mi credi? Non credi che le cose stiano cambiando? Non percepisci segnali di inversione di tendenza, aldilà delle singole debolezze umane?
- Non mi pare che il tuo gande capo a Roma sia tra i più illuminati, rispondo. - E l'appoggio politico a questa maggioranza d governo è talmente palese che urla vendetta.
- Non voglio fare discussioni politiche. Non voglio convincerti. Ma cerca di osservare qello che sta succedendo, guarda i singoli, ascolta le loro parole e vedrai che qualcosa si sta muovendo. E le elezioni di Milano ne sono un segno tangibile.
Questa volta sono io che me ne vado.
Borbottando, tra me e me.
E tra un'invettiva e una maledizione, non posso fare a meno di dargli ragione.
Forse...

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