Gli Squali fanno ormai un caos d'inferno.
Giocano insieme, si rincorrono in casa, si fanno i dispetti, si ammazzano a legnate se serve, cadono, urlano, frignano, ridono...
E soprattutto si prendono gioco dei loro genitori. E questo è un bene, anche se a volte vorresti scaraventarli, dal punto di vista virtuale, nel cestino del computer, per poi svuotarlo definitivamente.
Ma soprattutto ormai capiscono tutto, e quindi bisogna vigilare - stile anni '70... - su quello che si dice o mormora. Colgono tutto, assorbono tutto e soprattutto, maledizione!, commentano tutto.
Ieri giornata faticosa, con ospiti a cena. E come tutte le cene infrasettimanali, sono una prova di forza contro la propria resistenza e intelligenza.
Esci dall'ufficio, corri a 'comprare qualcosa' tanto per non fare la figura del cafone, ti precipiti a casa, fai finta di cucinare, prepari la tavola, metti un po' a posto la casa e attendi che arrivano.
Nel frattempo, gli Squali, si eccitano alla sola idea che arrivi qualcuno.
E diventano se possibile, ancora più insopportabili.
Fino a quando il papà, santo ma non santissimo, raggiunge il suo livello di esasperazione.
E allora, si lascia sfuggire la classica frase melodrammatica da vittima della vita.
- C...o, mi farete morire voi due..., buttata lì, tra i denti, senza nessun obbiettivo di essere sentita.
Ma l'agente segreto Pilù, sempre vigile e attento, figurarsi se si fa sfuggire l'occasione.
È abituato a ben altre sfide. Fronteggia infiltrati cattivi del Kgb, lotta a fronte alta contro i più schifosi agenti della Cia, si fa un baffo del Mossad...
E quindi risponde con fare granitico e inossidabile certezza.
- Papààà, c...o non si dice, esordisce. Gli mancava il ditino ballerino di fronte ai miei occhi e poi sembrava una vecchia direttrice di scuola elementare.
Per poi continuare.
- Papààà, se muori, ti metto io in tomba. E nella tomba ci metto tutti i tuoi gioielli.
Ho la sensazione che la storia stia entrando nel programma a scuola. Forse gli Egizi o qualcosa di simile, con le loro piramidi ecc ecc.
- Ma io non ho gioielli, ribatto.
- Beh, l'anello del matrimonio (che tra l'altro non porto).
Poi mi guarda, conclude che non è sufficiente e sbotta:
- Ti metto quelli della mamma!!!
- ... e ne sarà contenta!!! gli rispondo.
Ma lui già sgambettava in un'altra stanza alla ricerca dell'ultimo robot costruito con la Lego.
Per fortuna che BiBì era in un'altra parte della casa in quel momento, sennò chissà cosa aggiungeva lei...
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