Bisogna avere la capacità, la forza e il coraggio di mettersi in discussione.
Sedersi su se stessi, addormentarsi ogni sera sulle proprie certezze è l'inizio della morte celebrale, della decomposizione culturale. E' l'inizio della fine.
Bisogna scuotersi.
E i miei figli sanno farlo, tutto i giorni.
Per esempio Pilù.
In una puntata della Pimpa a un certo punto parte il classico canto, in questo caso rivolta all'Armando, il suo padrone, che recita:
- Armando è un bravo ragazzo, Armando è un bravo ragazzo ..... nessuno lo può negaaaar!
Bene Pilù, proprio perché va contro ogni convenzione, perché non vuole mai fermarsi alle apparenze, perché vuole affermare la sua originalità ha partorito una versione diversa, senz'altro più originale, che tra l'altro nella sostanza esula pochissimo dal significato originale. E cioè:
- Armando è un bravo ragazzo, Armando è un bravo ragazzo ..... nessuno lo può annegaaaar!
Fantastica. Ed è durissima convincerlo che non sia così.
Continuo ripetermi che una società, come la nostra, in cui non si investe sulle nuove genrazioni è una società morta in partenza, decadente, destinata all'estinzione.
E noi faremo quella fine.
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