lunedì 31 agosto 2015

Una crisi annunciata

Continua lo scontro - sempre più furibondo tra i miei figli e la loro madre naturale.
Scontro ormai sopra i livelli di convivenza, sopra il rispetto dovuto alla genitrice, sopra il punto di accettabilità del loro padre naturale, cioè io. E Bianca, naturalmente, svetta su tutti, anche in questo caso.
Settimana scorsa il resto della famiglia si è trasferita in una località amena della Toscana per fare qualche giorno ancora di mare. Ed era la settimana in cui cascava l'ottavo compleanno della principessa, che avrebbe raggiunto così gli otto anni.
Io solo soletto a Milano, ma questa è un'altra storia.

A quanto pare la tensione è andata crescendo man mano che il compleanno sopragiungeva.
Nei due giorni precedenti, dopo che il nervoso della bambina cominciava a manifestarsi, per un futile motivo Bianca è sbottata in faccia a sua madre urlando che 'tu hai cacciato il papà, hai voluto fare le vacanze senza di lui, e non vuoi che festeggiamo il compleanno tutti insieme'.
Lei l'ha guardata basita, spiegandole che sono a Milano a lavorare, e che comunque - come di fatto è accaduto - entro la serata del giorno di festa sarei arrivato per festeggiare insieme, e soprattutto con l'auto piena di regali.
Bianca ha scosso la testa, aggiungendo un 'ti odio' che ha raggelato tutto e tutti.
La cosa si è ripetuta più o meno il giorno dopo, per poi placarsi magicamente il giorno del compleanno e con il mio arrivo in serata.

Brutta cosa, soprattutto per la madre che ora si pone mille domande, le fa a me, e si arrovella su cosa è giusto e su cosa è sbagliato.
Io non ho soluzioni.
Forse la vita di questi figli nel nostro mondo è più stressante delle nostre, forse il calore della famiglia non è più così confortevole come poteva esserlo nel passato, forse è un momento di passaggio, forse non trasmettiamo più amore verso noi stessi e quindi verso i nostri figli, forse la terra è piatta e non rotonda...non so, so solo che la tensione cresce e la convivenza è molto complicata.
Il principe ereditario ha uno stile diverso, più compassato e intellettuale, ma di fatto sta attraversando anche un lui un momento difficile nel rapporto con la madre, contrapponendosi in ogni scelta e decisione.

Forse è solo colpa mia, per l'ieri, per l'oggi e soprattutto per il domani. Forse sbaglio tutto.
Ma chi insegna agli uomini a fare i genitori?

mercoledì 26 agosto 2015

Un trasgressivo tradimento tra di noi ci seppellirà tradendoci tra tutti

Dopo lo scandalo del portale - hackerato, pure - di incontri clandestini, fioccano articoli straordinariamente sensibili e soprattutto illuminati sul tradimento, se è giusto o sbagliato, se sono di più gli uomini oppure le donne, e così via.
Insomma una babilonia che puzza, neanche troppo lontanamente, di espiazione pubblica: più se ne parla più si esorcizza, più si esorcizza più ci si sente tutti a casa, e quindi tutti 'peccano' e quindi nessuno 'pecca'.
Ma si toccano livelli altissimi solo in alcuni casi.
E come sempre per far fare la figura dei fessi al sesso maschile, che già arranca, ma che non può e non deve sobbarcarsi tutte le colpe di questo porco mondo.
Visto che le statistiche ci raccontano che in pratica entrambi i generi tradiscono al 50 per cento (gli uomini un po' di più ma poco ci manca), allora bisogna interpretare, analizzare e trarre conclusioni non quantitative ma qualitative.
Insomma le donne tradiscono uguali, ma lo fanno meglio, con più cuore, con ambizioni più alte. Mentre l'uomo, da sempre animale da accoppiamento con il sangue agli occhi e soprattutto nelle parti basse, non pensa altro che arruffianarsi qualche sciacquetta in giro per il mondo pur di soddisfare le proprie esigenze animalesche di origini tribali.
In questo articolo te la raccontano proprio bene, facendo da contraltare gli uni con le altre.
Le donne si innamorano, oppure tradiscono per bassa autostima, per vendicarsi, per un motivo vero e proprio.
Gli uomini, come i gorilla, appena vedono la collega nella giungla hanno solo la necessità di allungare mani e non solo quelle per poter aggiungere una tacca in più sul proprio...ehm, albero.
Tutto è sempre troppo banale, tutto è sempre stupido e fine a se stesso, tutto risulta essere una bassa disquisizione in cui le analisi e le ricerche - sempre tirate in ballo - offrono un 'immagine del genere maschile inaccettabile.
Care donne, ma chi ve lo fa fare di costruire una vita con un maschio, scemotto e fallocentrico?
E soprattutto, chi ve lo fa fare di sposarsi con un essere tanto infinitamente piccolo, per poi cercarne un altro come amante e che sicuramente non si discosta tanto dal primo? Stare sole no?

Sono un po' annoiato da tanto 'tot al chilo' che mi circonda. E anche un po' stufo.
Hanno ragione quelli che leggono i fumetti fantasy, vanno allo stadio tutti i giorni, si ubriacano quanto basta e se ne fottono di tutto e di tutti. Possibilmente con qualche tatuaggio stampato sul naso.
Mondo infame, solo da abbandonare.

martedì 25 agosto 2015

Vacanze finite, W le vacanze!

E anche quest'anno le abbiamo smarcate, le vacanze, almeno quasi.
Prima i ragazzi al mare con la babysitter, poi i ragazzi dai nonni per qualche giorno, poi i ragazzi con noi in Toscana , poi i ragazzi con la famiglia nel magione montana.
Ora i ragazzi per l'ultima settimana con la mamma al mare mentre io mi rassegno alla solitudine (ma non troppo...) nella città ancora deserta.
Insomma le vacanze sono una fatica pazzesca. Dentro e fuori, sopra e sotto, vai di qui e torna di là. Una giostra continua che sembra non fermarsi mai, che ti occupa fisico e mente in continuazione, che in fondo ti fare riposare una sana cippa e ti stressa più che mai.
Ma c'è un ma. Stai con i tuoi figli, le vedi, li vivi, li abbracci quando vuoi, gli parli, li osservi improvvisamente crescere ancora di più.
Durante l'anno tutto è diluito, allungato, annebbiato nelle quotidiane necessità.
Le vacanze invece sono una sorta di concentrato che trangugi senza allungare con l'acqua, in cui tutto è vissuto con il suo sapore originario.
Quasi percepisci che si allunghino fisicamente da un giorno con l'altro.
E infatti i miei figli hanno tirato fuori gambe lunghe e affusolate, e stanno entrambi per raggiungere l'ennesimo giro di boa.
Andrea è sempre più bello, anche se deve mettere su qualche muscolo in più. Sulle gambe e sul corpo. Ed è a un momento di passaggio importante.
Bianca alle soglie degli otto anni (!), sta diventando sempre più bella. E ne è consapevole.
L'altro giorno le ho detto:
- Perché non ti raccogli i capelli? Con la coda o simili sei bellissima, soprattutto perché in questo modo il tuo viso si valorizza e soprattutto si vede!
Hai i capelli molto lunghi ora, e spesso li ha in faccia, disordinati, incasinati come pochi, nascondendo soprattutto io suoi dolci lineamenti.
E lei, da infarto:
- Se mi faccio la coda tutti vedono che sono bella, e poi si innamorano tutti di me, e io non vivo più.
Il tutto accompagnato da un sorrisino ironico e satanico che mi ha fatto rabbrividire.

Dopodomani li vado a riprendere, per poi rientrare sabato e per mettere la parola fine all'estate 2015.

E poi ci saranno le medie di Andrea, la piscina, i corsi di inglese, le rincorse per arrivare in tempo, le influenze...
Poi si ritorna alla vita di tutti i giorni.
All'amore per loro di tutti i giorni.

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...