mercoledì 8 aprile 2015

Brutto mondo, adieu!...eccheppalle

L'età conta, altroché, ma forse non è l'unico motivo per cui non ne posso più di molte cose.
Soprattutto, della voglia matta del mondo d'oggi di vedere sempre il brutto, di avere sempre il peggio, e di voler assistere all'orribile.
Mi voglio far promotore a livello planetario - e non solo - di un'iniziativa che salvi il bello (o perlomeno il buono), e che conservi per molti la possibilità di avere dei lieti fini alle storie che assistono.
Almeno nel mondo letterario.
Basta con storie brutali, finali spaventosi, vicende orripilanti e degradanti, basta con le brutture di ogni genere. Basta con chi per forza ci racconta narrazioni oscure, in cui l'unico traguardo sia sconvolgere e turbare.
È necessario battersi per fare in modo che il mondo oggi abbia qualche speranza, anche nei cibi per la mente che sono i libri.
È insopportabile dover combattere quotidianamente con pagine che ci accompagnano nel degrado, nella tristezza a tutti i costi, nella follia.
E non è fuga dalla realtà.
La realtà è fatta di spaventose testimonianze e di folli devianze (basta leggere i giornali), ma ci presenta anche felicità, amore, vittorie e lotte per il bene.
Ormai si stenta a trovare storie che abbiano un'evoluzione positiva, in cui ci si riscatta, in cui i protagonisti riescono a trovare momenti di serenità e quindi anche a trasmetterli al lettore.
C'è in fondo spazio per tutti a questo mondo.
E il libro che mi vede impegnato nella scrittura - che forse non vedrà mai la pubblicazione, ma tant'è - vuole proprio raggiungere questo obiettivo.
E chi mi ama mi segua.

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