lunedì 28 maggio 2012

Il genietto di San Siro

No, non parlo di calcio, che oggi mostra la sua vera faccia. Uno sport malato, infiltrato dai delinquenti, da società senza alcuna deontologia, da giocatori insaziabili, da tifosi violenti.
No, non parlo di questo, anche perché non me ne frega niente.
Parlo di cose più importanti, più pulite, con un futuro.
Parlo dei risultati del secondo quadrimestre di mio figlio Andrea, enunciati, in maniera un po' rozza - dopo le verifiche di rito - sul quaderno di collegamento tra scuola e famiglia.
Ma si sa i tempi cambiano, ciò che era formale un tempo oggi si liquefa al sole, ciò che era inutile allora oggi è al centro del mondo.
Comunque il genietto ha colpito anche quest'anno, dopo 15 giorni di verifiche nazionali e di classe, dopo un fuoco di fila di prove, scritte e orali, controprove, dettati e non so che altri incroci, ci ha regalato risultati encomiabili.
Naturalmente sub-judice, in attesa del suggello formale e assoluto della pagella conclusiva, che andremo a ritirare dopo la fine dell'anno scolastico in corso.

Comunque per ora ci accontentiamo dei primi risultati, limitati all'italiano.
Dettato   10
Composizione   10
Prova di ascolto   10
Analisi grammaticale   10
Riconoscimento di soggetto e predicati   10
Lettura   10
Breve testo   8

Il commento di Bianca all'unico Otto dell'elenco, caustico e impertinente come sempre, è stato:
- Per forza, gli hanno chiesto di scrivere di carote e lui ha scritto di patate. E se ne è andata scrollando le spalle, in segno di forte disapprovazione.
E forse ha ragione, perché a quanto sembra la più bassa performance nel componimento è dovuta proprio a quello che noi chiamavamo 'fuori tema', e che era in genere bastonato con insufficienze gravi.
Comunque è stato bravissimo e vedremo l'anno prossimo, la terza!, quando sarà necessario un ulteriore salto di qualità.
Intanto incalzano feste, saggi, recite, concerti, incontri e cotillons.
Un secondo lavoro.
Fino alle meritate vacanze. Anche se i miei figli, non avendo nessuno che li possa portare via nella stagione calda e schifosa, si sorbiranno centri estivi, scuole estive e afa estiva in quantità.
Fare i figli tardi comporta anche questo: i nonni, quelli che ci sono, non hanno voglia e forza di portarseli via. E quelli che non ci sono più ci guardano con affetto e misurato distacco.

Nessun commento:

Posta un commento

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...