giovedì 24 marzo 2011

Giornata nazionale per la promozione della lettura...

..., qualcuno se ne è accorto?
Oggi il paese si unisce compatto per promuovere e diffondere una dei pochi cibi per la mente che ci è rimasto. Proprio compatto...
Non è un caso che il ministro illuminato dell'economia abbia, non a caso, dichiarato che con la cultura, non è proprio un caso, non ci si mangia. Infatti lui mi sembra si stia inchiattendo...
Ma il problema è che una delle giornate che dovrebbe avere la massima attenzione in un paese come questo - i cui leggere è una parola orribile - sta passando sotto il totale silenzio.
Da anni si parla di agevolazioni fiscali per i libri, di finanziamenti per creare/potenziare biblioteche pubbliche e per la diffusione della lettura, di un ministero della cultura che si occupi di cultura (guarda un po'?), e invece le decisioni vanno sempre in un senso opposto.
Oggi è la giornata delle promozione della lettura, e nessuno se ne accorge, nessuno ne parla...
Forse è la sporca guerra che stiamo facendo, forse è quel dramma continuo del terremoto in Giappone, forse sono le foto delle sciacquette ad Arcore, forse...
E pensare che abbiamo insegnato a leggere, a scrivere e a vestirsi a tutto il mondo.
Buona lettura a chi resiste.

venerdì 4 marzo 2011

Occupatevi delle vostre bassezze quotidiane

Bene, bene, bene...
E con questo, ed eri già in bilico da tempo, caro Nicki ti sei giocato il mio voto.
Che rimane fedele alla linea, alla storia, al mio sogno e a coerenza e onestà intellettuale.
Cuba, con i suoi problemi, rimane un'esperienza straordinaria con cui un paese del terzo mondo ha trovato la propria dignità, la propria crescita, la propria via alla democrazia.
Cuba, a differenza di Jamaica o PuertoRico o chissà quale altro paese del centro/centro-sud America, è riuscita a liberarsi dal giogo del grande orso americano, ha attraversato la sua storia a testa alta, non è diventata la solita finta repubblichetta al servizio del gioco e degli spacciatori statunitensi.
Problemi di democrazia? Forse.
Repressione? Non più che da noi o negli Usa.
Libertà economiche? Forse poche, ma garantendo a tutti assistenza medica (tra le migliori al mondo!!), educazione, servizi e molto altro.
E nulla può scalfire quanto è successo in questi 50 anni..., soprattutto chiunque in questo paese, dal basso della sua pochezza politica.
I politici italiani è meglio che si occupino delle loro piccolezze, delle loro schermaglie di quartiere, delle loro battone e delle loro gelosie.
Cuba la lascino stare, è troppo grande per loro, lascino perdere...
Anche tu, Nicki, lascia stare, che è meglio! Fai più bella figura, come diceva sempre mia madre...

martedì 1 marzo 2011

Annie e Jane se ne vanno

Se è vero che il mondo è dolce e meraviglioso solo perché esistono le donne, allora oggi il mondo è più amaro e più oscuro proprio perché due donne straordinarie hanno deciso di lasciarlo.
Annie Girardot e Jane Russell hanno scelto un altro copione, hanno deciso di recitare in un nuovo film, hanno pescato un'altra parte. E non sono più tra noi.
La prima, francese fino al midollo, ci ha fatto tutti innamorare diventando Nadia, la prostituta in 'Rocco e i suoi fratelli' di Luchino Visconti, che incarna la perfetta femme fatale e trova la sua fine tragica nell'Idroscalo milanese degli anni '60.
Anni Girardot era fascino puro, forse non bellissima, ma con uno sguardo che poche attrici hanno avuto. Il cinema tutto perde una protagonista assoluta del cinema dei 60/70, una donna straordinaria, un viso delicato.
Per arrivare a Jane Russell, non solo per superare l'oceano, è necessario fare un vero e proprio volo pindarico.
Tanto discreta ed 'europea' la Girardot, tanto americana ed esplosiva la Russell.
La ricordiamo, principalmente, come co-protagonista con la bomba sexy Marylin in 'Gli uomini preferiscono le bionde'.
Prosperosa come volevano i tempi, ballerina, cantante, labbrone all'ennesima potenza, scollature mozza fiato, la Russell faceva da contraltare bruno alla preponderanza bionda del tempo, impersonificata non solo dalla Monroe, ma da tutta una serie di comprimarie e imitatrici, una per tutte Jane Mansfield.
Ma la Russell, almeno nei film, era mangiatrice di uomini, aggressiva e dirompente, ma nello stesso tempo dolce, romantica e infinitamente sensuale. E aveva quello sguardo strafottente che metteva al tappeto tutti.
La Hollywood d'oro, lentamente, se ne va, lasciandoci pochi protagonisti a testimoniare un mondo che ormai non esiste più.

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...