mercoledì 24 novembre 2010

Che noia!

Ieri sera, per necessità di lavoro, ho visto un pezzo di quella inutilità mediatica para-musicale che si chiama X-Factor. Per la prima volta.
Un tempo c'era la Corrida, dilettanti allo sbaraglio presentati da Corrado. Era alla radio, e poi è passata alla tv, con alterni successi.
Poi ci sono stati tutti quegli spettacoli che in tv si rincorrono con esordienti, bambini, ragazzotti, anziani. Una fiera continua di mostri che cercano o di sfondare oppure di farsi impallinare in modo imbarazzante dal pubblico.
Ma poi è arrivata la versione patinata, con una pennellata di qualità, con la pretesa di essere la Scala della musica leggera.
Di 'sto X-Factor ne parlano tutti, lo vedono tutti, lo raccontano tutti, lo amano tutti, lo seguono tutti.
Prima con quel ragazzotto mal cresciuto con la folta chioma bianca poi caduto in disgrazia per una battuta infelice.
Ora con quell'altra macchietta della musica demenziale che cerca di darsi un'aria seria e competente.
Insopportabile.
Il tutto condito da questo presentatore (si chiamano ancora così?) che non so chi sia e come mai sia lì, non particolarmente simpatico.
Un programma noioso, continuamente uguale a se stesso, in cui compaiono concorrenti, forse talentuosi, che fanno il verso ai cantanti affermati e che sognano una registrazione ad Abbey Road.
Una sequela di note, o presunte tali, in cui trovano posto tutti, ma proprio tutti.
Non fa per me, io che sono rimasto ad Abbey Road sì, ma al disco dei Beatles.
Passatemi la spocchia...

2 commenti:

  1. mi tocca darti assolutamente ragione, e con nessuna fatica per giunta!ciao p

    RispondiElimina
  2. ma c'erano anche i Take That!

    invece io faccio il bastian contrario. Io XFactor me lo guardo con mia moglie in un'atmosfera di serenità assoluta. confesso che quando la stessa miamoglie va a nanna io mi stacco dalla suddetta visione. Rimane uno spazio dove (in un'inedito assoluto) non si dà troppo (troppo no ma un po' si) spazio al sensazionalismo nazional popolare a riguardo della vita privata dei concorrenti e si può ascoltare finalmente anche un po' di musica d'autore per quanto edulcorata dalla patina succitata. Sono passati pezzi di tutti: dagli Stones a Bowie, dai Beatles ai Rokes!

    Infine Elio è per me mito assoluto e in quanto assoluto non passibile di commenti nè buoni nè cattivi.

    RispondiElimina

Il vento, il cappello, l'uomo

Dove: una grande piazza centrale della città. Quando: una mattina invernale, all'alba, con sole appena nato, cielo terso e vento gelido,...