lunedì 25 ottobre 2010

L'amore non è un calesse, ma un integrale

La matematica non è un'opinione.
L'amore è un sentimento incontrollato.
L'amore è un integrale.

La matematica, mi perdonino i professionisti del calcolo, in fondo non è nient'altro che un percorso, più o meno guidato da indicazioni (regole). Chi è bravo le sa leggere, le indicazioni, e arriva alla meta, spesso anche divertendosi. Chi non le sa leggere, chi non conosce le regole, sbatte contro un albero o cade in un dirupo. Si diverte meno, e soprattutto non risolve 'il problema'.

Bene dopo questa farneticante introduzione arriviamo al punto.
Sovrapponete queste due notizie e alla fine tirate le somme, come in un'addizione aritmetica, come in una funzione matematica.

Ci vogliono venti centesimi di secondo per innamorarsi. O meglio bastano venti secondo e tac!, patatrac! e si cade nell'imbecillità tipica di chi ha preso una 'cotta'.
Proprio poco poco. Per questo si chiama colpo di fulmine perché è proprio una reazione estemporanea, fisica e soprattutto cerebrale.
Per questo quando succede c'è poco da fare. Si può combattere, lottare, ma quando capita non c'è via di scampo. E se l'altro ricambia si parte verso nuove avventure. Altrimenti ci si dispera.

Bene, a fronte di questa constatazione para-scientifica, è ovvio che, matematicamente parlando, siano altissime le percentuali di tradimento, di occhi che si incrociano, di avventure pseudo-clandestine, di amori paralleli.
Questa ricerca, ci dice che in Italia più della metà degli uomini e quasi la metà delle donne tradisce, ha avventure, copula fuori dal proprio talamo familiare.
In una società in cui la velocità e la frenesia sono diventate padrone, a spese del ragionamento e della meditazione e della qualità, se bastano pochi centesimi di secondo per perdere la testa di una donna (o uomo), è ovvio che i tradimenti aumenteranno in modo esponenziale, le avventure si rincorreranno, e i matrimoni traballeranno sempre di più.
1+1=2. La matematica non è un'opinione...

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